L’escherichia coli, gli streptococchi fecali e gli enterococchi sono presenti nelle acque di balneazione del Golfo di Vasto. E’ quanto affermano, preoccupati, Riccardo Alinovi e Stefano Moretti, referenti locali delle associazioni Codici-centro per i diritti del cittadino e Osservatorio antimafia Abruzzo, presentantdo i risultati eseguiti da un laboratorio privato, il Biosan di Vasto, su prelievi di acqua d’immissione in mare e schiuma depositatasi sulla battigia della spiaggia di Vasto Marina, per la precisione in località San Tommaso, la zona meridionale della località balneare.
“Batteri di questo tipo – afferma Moretti – si trovano nelle acque marine quando esiste uno scarico di liquami fognari”. Un problema verificatosi già nel 2012, quando due temporanei divieti di balneazione si resero necessari a luglio e agosto in due punti della spiaggia di Vasto Marina. “Mi chiedo perché oggi il sindaco non predisponga almeno l’apposizione di un’adeguata segnaletica. Faremo affiggere manifesti per informare i cittadini”.
“Dopo la pubblicazione delle notizie riguardanti i problemi di salute avuti da Massimiliano, il figlio di Stefano Moretti – racconta Alinovi – abbiamo ricevuto diverse telefonate di cittadini che segnalavano disturbi intestinali e cutanei subiti dai loro figli dopo aver fatto un bagno in mare. Quando ero un bambino, il mare di Vasto era unico perché pulitissimo. Poi sono prevalsi gli interessi economici su quelli della collettività. Il Comune ha rilasciato una miriade di concessioni edilizie, che hanno cementificato il territorio e causato un grave danno ambientale attraverso gli scarichi abusivi. In questa vicenda, la politica è totalmente assente e ha la responsabilità di aver fatto costruire complessi abitativi che, privi di allacci fognari, scaricano direttamente a mare. Rivolgiamo un appello al neo presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, a iniziare un’opera di bonifica del territorio. Inoltre, della vicenda si sta occupando la Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila. Invitiamo l’autorità giudiziaria ad avere grande sensibilità verso una questione così importante, in cui ci sono precise responsabilità della politica. Tutti coloro che vogliono segnalare analoghi episodi possono contattarci al numero di telefono 338 7988935. L’ufficio legale di Codici è a disposizione di tutti”.