La Vastese vuole avere un ruolo da protagonista e tornare in Serie D, per farlo, oltre al nuovo direttore sportivo Pino De Filippis, si affida a Danilo Rufini, 42enne tecnico di Cosenza, che in tre stagioni da allenatore ha conquistato due campionati consecutivi, portando il San Severo dalla Promozione alla Serie D. Rapporto poi terminato a febbraio con un esonero condizionato da vari fattori.
Il nuovo trainer biancorosso, oltre alla breve, ma vincente esperienza in panchina, ha alle spalle una lunga carriera in campo, nel ruolo di regista, tra C e D, con Kroton, Ospitaletto, Paganese, Lamezia, Gela, Vibonese, Vittoria, Juve Stabia, Siracusa, Fasano, Bisceglie, Trani e San Severo.
Da anni a Vasto non si faceva una conferenza stampa di presentazione dell’allenatore con questo anticipo. Oltre al mister e al ds erano presenti il vicepresidente Luigi Salvatorelli, Carlo Gaeta, Massimo Fabrizio, il presidente della Juniores Mario Bolognese e il segretario Dino Monteferrante. Ufficializzato anche il primo acquisto, quello di Francesco Russi, terzino sinistro classe ’95 ex San Severo, che nelle ultima due stagioni ha giocato in Eccellenza e in D con la maglia della squadra della sua città e vanta delle convocazioni nella nazionale di Serie D.
“Ho scelto Rufini – ha spiegato De Filippis nel corso della conferenza stampa di mercoledì pomeriggio – perchè lo seguivo da tempo, ha un curriculum da calciatore che parla da solo e ha fatto già molto bene in un campionato difficile come l’Eccellenza pugliese. Ha vinto campionati sia in campo che in panchina, è stato un giocatore di Giacomarro, ha la mentalità che a me piace, ed è quello che ci vuole. Da febbraio veniva a seguire gli allenamenti del Termoli. E’ giovane, ha tante motivazioni e ci ha anche aspettato, nonostante avesse altre richieste, ha voluto la Vastese”.
Il direttore sportivo ha poi ribadito i motivi che lo hanno spinto ad accettare questa nuova sfida: “Credo in questo progetto, non mi interessa la categoria, altrimenti sarei andato altrove. Riportare Vasto in 2/3 anni nei professionisti è quello che mi ha chiesto la società, è una mia scommessa. Faccio sempre squadre per vincere, sono ambizioso, non ho la necessità di fare per forza questo lavoro, ma c’è bisogno di tutti, dei tifosi, dell’allenatore, della società, della stampa. Bisogna riportare entusiasmo, professionalità e mentalità in questa squadra, ma si deve lavorare bene, altrimenti vado via. Chiedo totale autonomia nelle decisioni e nessuna interferenza nel mio operato”. Chi rimarrà dei giocatori della scorsa stagione? “Al momento D’Adamo e Balzano, che è di proprietà, per il resto è tutto da definire, non sono esclusi ritorni, come quello di Giuliano. La priorità ora sono gli under, mi sto concentrando su loro, poi penserò ai big, adesso la pretese sono alte, poi si abbassano, non voglio completare la squadra subito, meglio aspettare, anche se un’ossatura di base c’è già. A dicembre poi faremo un primo bilancio di classifica, sponsor, risposta del pubblico e valuteremo. L’Avezzano? Se va in D è meglio, così risparmiamo”.
Il raduno è fissato per lunedì 28 luglio all’Aragona, sperando che il campo sia in condizioni decenti, “la società mi aveva chiesto di trovare un posto dove andare a fare il ritiro, ma ho preferito rimanere in città, per avvicinare il pubblico alla squadra, per stare insieme”.
Ha destato una buona impressione Rufini, giovane tecnico emergente con le idee chiare che arriva a Vasto come De Biasi, Salvioni, Giacomarro, Cosco e Di Meo, tanto per fare dei nomi dei più recenti, tutti più o meno alle prime esperienze quando gli venne affidata la panchina biancorossa. “Ne ho parlato un mese fa con il direttore sportivo che mi ha descritto la situazione – rivela il nuovo allenatore – e ho subito accettato con entusiasmo, questa è una bella sfida, mi piace, ma dobbiamo remare tutti dalla stessa parte, andare avanti insieme. Se dopo tutte le numerose riunioni societarie sono arrivato qui è perchè credo in questo progetto e con la mentalità e le idee di gioco possiamo fare ciò che la società mi chiede: vincere il campionato. Essere qui per me in Eccellenza vale come una D altrove”. L’allenatore si avvarrà di uno staff che potrebbe essere composto anche da tecnici del luogo: “Potrebbero essere sia di mia fiducia che quelli dell’anno scorso, vedremo, basta che abbiano a cuore le sorti di questa squadra”.
Rufini conosce l’Aragona e la tifoseria biancorossa per aver giocato qui in C2 con la maglia della Juve Stabia nella stagione 2005/06: “Capisco l’amarezza di questa piazza, ha fatto campionati importanti, noi con quella Pro Vasto perdemmo sia all’andata che al ritorno, ma bisogna rimanere uniti. I tifosi hanno vissuto il calcio nel negativo e nel positivo, ora dobbiamo provare a risollevarci, ma queste per adesso sono solo chiacchiere, non vedo l’ora di passare ai fatti in campo. Vogliamo riportare questa città dove le compete. Deve essere un anno di passaggio, ma comunque lo dobbiamo fare, quindi caliamoci tutti nella categoria senza presunzione. Sono ottimista, dobbiamo pensare in positivo e crederci. E’ un periodo difficile, non solo nel calcio, trovare delle persone che si espongono così è solo da apprezzare”.
Sul mercato le mosse sembrano già definite: “Verrà solo gente motivata, non ci interessa chi non è convinto, abbiamo in mente chi, speriamo di riuscire a prenderli tutti”. Una piazza difficile dal punto di vista ambientale come Vasto non rappresenta un problema: “Ho giocato e allenato sempre in piazze poco tranquille, sono abituato alla pressione, ti porta a fare bene, a dare di più”. Il mister preferisce partire da una difesa a 4 e non gioca mai con una punta, il 4-4-2 che diventa più un 4-2-4 è il suo modulo preferito “ma bisogna adattarsi, avere una propria identità di gioco e proporre idee, in alcuni casi è anche giusto variare”.
I fuoriquota saranno per questa stagione un ’94, un ’95 e un ’96, “sicuramente avremo degli under in grado di ricoprire 4 ruoli, anche se ne giocano solo 3, possibile anche che ci sia il fuoriquota in porta, è un vantaggio, dipende di chi si tratta, e gli altri due esterni, sia alti che bassi. Tutti devono essere giocatori funzionali al progetto di gioco, polivalenti, che durante la gara possano cambiare ruolo e adattarsi alla situazione senza dover utilizzare una sostituzione. Non ci interessa chi viene a passeggiare”. Per Rufini è il debutto nell’Eccellenza abruzzese: “Non conosco il torneo, mi sono informato, la domenica dovrà essere un piacere andare a giocare, così come durante gli allenamenti, ci vuole passione”
A parlare del nuovo gruppo societario è stato il vicepresidente Salvatorelli: “Sarà un gruppo più numeroso e forse entreranno anche altre persone, ringraziamo lo Sporting Vasto per l’aiuto che ci darà. Al momento ci siamo tutti, nessuno è uscito dalla società a parte Adri Cesaroni. Ditemi chi in tutta Italia il 2 luglio ha già presentato la nuova stagione. Mi viene voglia di andare via, voglio vedere se poi c’è davvero qualcuno intenzionato a fare calcio”.
A proposito dell’assetto societario, che deve essere ancora definito ufficialmente, Fabrizio ha confermato che “lo Sporting Vasto si va ad affiancare alla dirigenza attuale della Vastese, tutti sullo stesso livello. I vecchi debiti? Verranno risolti dalla precedente società. Noi abbiamo intrapreso questa collaborazione con i nostri sponsor che ringrazio, sono vari e vogliono dare tanto alla Vastese, ma ci vuole anche il pubblico, diamogli coraggio”. Sulla stessa linea Gaeta: “Questo è un progetto serio e importante, dobbiamo fare un campionato da protagonisti. Ho seguito Rufini al San Severo, garantisco io, ha fatto bene. Chiedo al pubblico di tornare ad essere il dodicesimo uomo in campo, come quando giocavo io, capisco che l’autostima sia bassa, ma non dimentichiamo chi siamo”.
Ai tifosi che sostenevano di essere stati colpiti, dopo i fatti della gara contro l’Avezzano, da un Daspo ingiusto e mediaticamente eccessivo, oltre che di essersi sentiti abbandonati e poco rispettati dalla società, in particolare dal presidente Di Domenico, Salvatorelli ha replicato: “Lo scorso anno abbiamo pagato 4.800 euro di multe, ma non è questo il momento opportuno per parlarne”. Nonostante tutto, la tifoseria presente ha garantito massimo appoggio e sostegno per la nuova stagione e da chi non è potuto essere presente è arrivato un caloroso augurio per la nuova avventura biancorossa. In seguito saranno comunicati anche i prezzi degli abbonamenti.
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Foto – Presentazione di Danilo Rufini
La Vastese presenta il nuovo allenatore