Da Giovanni Farina riceviamo e pubblichiamo una riflessione sulla festa di San Paolo a Vasto. “Numerosi cittadini vastesi e non che hanno partecipato alle festività organizzate dalla Parrocchia di San Paolo si sono chiesti se la festa fosse di un santo o no.
La sera del 29 giugno si è esibito dinanzi alla Chiesa il noto comico Vincenzo Olivieri; purtroppo, una parte del suo repertorio è a sfondo erotico. In tanti si sono fatti la domanda se fosse il caso di far ascoltare dinanzi a una chiesa determinate frasi o battute; a molti è piaciuto, ovviamente ognuno ha i suoi gusti.
Questo breve intervento vuole portare ad una semplice riflessione: ma era quello il luogo giusto e l’occasione era quella migliore? O forse era meglio organizzare un musical fatto dai ragazzi della parrocchia sulla vita di qualche santo? O altrimenti chiamare un cantante di stile cattolico o un gruppo di quelli che sono nati nella nostra chiesa, che cercano sempre di portare anche durante i loro spettacoli gli insegnamenti di Cristo.
Certamente qualcuno dirà che portando quell’artista la piazza si è riempita; però a ciò voglio rispondere: ma che insegnamento abbiamo dato ai piccolissimi che stavano lì? Si può aggiungere ancora che i nostri piccolissimi sono già rovinati dalla televisione e da tutto quello che ci circonda e, allora, voglio rispondere ancora una volta dicendo che, almeno in una festa dedicata a un santo, bisogna saper scegliere bene ciò che si fa udire a tutti quanti, cercando di dare i giusti insegnamenti. Non voleva essere una polemica, ma solo una riflessione”.