Dopo nove mesi di scuola è arrivata per gli studenti la tanto attesa estate! Via libri e quaderni e dritti in spiaggia con costume e telo da mare. Ogni ragazzo l’attende per dedicarsi al relax assoluto, altri però no. Nonostante l’impegno scolastico tenuto durante l’anno, molti adolescenti decidono di lavorare durante la stagione estiva. Molti per libera scelta, altri spinti dai genitori, ma, a prescindere, l’esperienza si dimostra estremamente formativa, perché li proietta, per quanto possibile, nel mondo del lavoro, rendendoli più autonomi ed indipendenti. Abbiamo incontrato alcuni ragazzi delle scuole superiori, che hanno optato per quest’esperienza lavorativa. Tra questi Miriam Masci, studentessa del liceo psicopedagogico Pantini – Pudente, Giacomo D’Annunzio, studente del liceo scientifico R. Mattioli e Giorgio Aganippe, del Liceo Classico.
Interviste di Matilde Di Vincenzo
Miriam Masci (barista-cameriera)
Perché hai deciso di lavorare d’estate? È stata una tua decisione o sei stato spinta dai tuoi genitori?
È stata una mia decisione sia per responsabilizzarmi, sia per non chiedere sempre i soldi ai miei genitori. Se mi voglio togliere uno sfizio almeno lo faccio con i miei guadagni.
Perché hai scelto questo lavoro?
L’ho scelto non solo perché mi piace ma anche perché l’avevo già provato in precedenza e mi ero trovata bene.
Sei riuscita a metterti d’accordo con il tuo datore di lavoro (giorni lavorativi, la paga ecc)?
Sinceramente no, perché non ho ancora iniziato a lavorare tutti i giorni, anche se ne ho intenzione. Tuttavia, non gli do troppa importanza perché lo faccio più per una questione personale che economica.
Come’è una tua normale giornata di lavoro?
Per il momento sto lavorando solo nei weekend, non solo perché all’inizio dell’estate non c’è ancora molta gente, ma anche a causa del brutto tempo che c’è stato ultimamente. Inizio la mattina al bar, anche se mi dedico prevalentemente ai pranzi, dove si lavora di più. Di solito finisco per le 17, ma se inizio alle 11 mi devo trattenere fino alle 8.
C’è un limite di assenze che puoi fare? Nel caso hai dei motivi precisi per cui ti puoi assentare?
Non si possono fare troppe assenze, perché, essendo un lavoro estivo e non avendolo tutto l’anno, il capo ha bisogno di te per tutta la stagione. Naturalmente, puoi assentarti per malattia e impegni familiari, ma, per il resto, bisogna essere sempre disponibili. Si possono ottenere dei permessi. Io, ad esempio, ne ho richiesti due, tra cui uno per la cresima.
Se venissi licenziata, cercheresti un altro lavoro oppure no?
Penso di no, anche perché ormai la stagione sarebbe già nel vivo e non si troverebbe più lavoro.
Ogni ragazzo aspetta la fine della scuola per riposarsi e divertirsi. Non temi di non godertela a pieno con il lavoro?
Certamente non te la godi come quando non lavori, ma secondo me se vuoi divertirti trovi sempre il modo anche se lavori.
Pensi che quest’esperienza ti renderà più autonomo ed indipendente?
Sicuramente si. Non solo ti rende più autonoma ed indipendente ma ti mette anche la testa sulle spalle. Ti permette di capire come funziona il mondo del lavoro, per quanto possibile, visto che si parla di un lavoretto estivo.
Cosa farai con i soldi guadagnati?
Non ci ho ancora ben pensato, ma probabilmente organizzerò una vacanza con i miei amici.
Giacomo D’Annunzio (benzinaio)
Perché hai deciso di lavorare d’estate? È stata una tua decisione o sei stato spinto dai tuoi genitori?
Posso dire che sia stato spinto dai miei genitori (anche perchè è l’attività di famiglia), ma, nonostante ciò, lo faccio con piacere e non lo considero un peso.
Perché hai scelto questo lavoro?
Al distributore si possono fare molte cose. Anche se avrei potuto scegliere di lavorare come barista, ho preferito stare alla pompa di benzina.
Sei riuscito a metterti d’accordo con il tuo datore di lavoro (giorni lavorativi, la paga ecc)?
Ci siamo accordati sull’orario e sui giorni. Malgrado ciò, devo essere sempre raggiungibile in caso di imprevisti.
Come’è una tua normale giornata di lavoro?
Inizio la mattina verso le 8, quando apro il bar, metto i tavoli e le sedie fuori e finisco per le 13:00-13:30. Oltre a mettere la benzina, sto all’autolavaggio e alcune volte gestisco un’officina per piccole riparazioni. In pratica non ci si annoia mai.
C’è un limite di assenze che puoi fare? Nel caso hai dei motivi precisi per cui ti puoi assentare?
Naturalmente devo essere presente, ma se chiedo qualche giorno non mi viene detto di no.
Se venissi licenziato, cercheresti un altro lavoro oppure no?
Si perché ormai non riuscirei a stare un giorno senza far niente. D’inverno, alcune volte, vado a lavorare quando c’è bisogno, quindi avere un giorno libero lo trovo quasi impossibile! In altri casi, aiuto un mio amico che lavora per un service (montare palchi, ecc) e, se hanno bisogno di una mano, mi chiamano. Si lavora 2-3 ore e si scarica un camion pieno di attrezzatura. È un lavoro di forza, che per me è adatto.
Ogni ragazzo aspetta la fine della scuola per riposarsi e divertirsi. Non temi di non godertela a pieno con il lavoro?
Da una parte si, ma dall’altra penso che quest’esperienze debbano essere provate. Secondo me, è giusto che qualcuno lavori così da poter fare tutto. Lavori, esci, alcune volte vai un po’ al mare sei sempre occupato e non ti annoi mai. Queste cose bisogna farle ora, perché dopo non ne avrai l’opportunità. Penso che non ti ricapiterà in futuro di uscire con gli amici, tornare e poi andare subito a lavoro con due ore di sonno.
Pensi che quest’esperienza ti renderà più autonomo ed indipendente?
Visto che svolgo questo lavoro da tempo, alcune volte anche d’inverno, penso mi abbia aiutato a crescere e reso più indipendente.
Cosa farai con i soldi guadagnati?
Ho intenzione di fare una vacanza e poi togliermi lo sfizio di comprarmi o una macchina o un altro mezzo.
Giorgio Aganippe (bagnino)
Perché hai deciso di lavorare d’estate? È stata una tua decisione o sei stato spinto dai tuoi genitori?
Ho deciso di lavorare perché volevo essere economicamente indipendente ed è stata una decisione prettamente mia.
Perché hai scelto questo lavoro?
Era uno dei tanti che si poteva fare alla mia età, il più accessibile e quello dove si lavorava di meno.
Sei riuscito a metterti d’accordo con il tuo datore di lavoro (giorni lavorativi, la paga ecc)?
Essendo un lavoro abbastanza tranquillo, non c’è bisogno di grandi accordi. Tuttavia, ho parlato con il mio capo riguardo alla paga, che sarà mensile.
Come’è una tua normale giornata di lavoro?
Ci sono dei turni da rispettare. Si fa o la mattina o il pomeriggio o entrambi. La mattina dalle 9:30 alle 13:30, il pomeriggio, invece, dalle 14:30 alle 19:00. Alla fine, però, la giornata dipende dalle persone che scendono al mare. Di mattina ci sono prevalentemente le famiglie con i bambini e, anche se ci si annoia di più, allo stesso tempo bisogna essere più prudenti. Di pomeriggio, invece, ci sono più ragazzi e ci si diverte più che di mattina.
C’è un limite di assenze che puoi fare? Nel caso hai dei motivi precisi per cui ti puoi assentare?
Non si possono fare troppe assenze. Nel caso, dovrebbe venire a coprirti un altro bagnino e, se ha degli impegni, rimane vuoto il posto di lavoro. In tali circostanze devi giustificarti con la guardia costiera.
Se venissi licenziato, cercheresti un altro lavoro oppure no?
Se ci si comporta bene è quasi impossibile essere licenziati in questo lavoro. Se dovesse capitare, cercherei un altro lavoro, anche se sarebbe un po’ difficile visto che l’estate è già iniziata.
Ogni ragazzo aspetta la fine della scuola per riposarsi e divertirsi. Non temi di non godertela a pieno con il lavoro?
No perché, se si vuole, si riesce a fare entrambi. Se si lavora la mattina ci si diverte il pomeriggio. Se però in quella settimana ti capita il turno pomeridiano, si dorme la mattina.
Pensi che quest’esperienza ti renderà più autonomo ed indipendente?
Certamente, visto che non devo chiedere i soldi ai miei genitori. La ritengo, inoltre, un’esperienza formativa, perché mi ha proiettato nel mondo del lavoro, nonostante parliamo di un lavoro estivo ed abbastanza semplice.
Cosa farai con i soldi guadagnati?
Ho intenzione di spenderli in vacanze, vestiti e altro.