Chiedono di tornare in libertà i due vastesi arrestati perché ritenuti esecutori materiali dell’agguato a colpi di pistola avvenuto lo scorso 8 aprile in via del Porto, alla periferia settentrionale di Vasto.
I due indagati respingono le accuse. “Si professano totalmente estranei ai fatti”, afferma l’avvocato Raffaele Giacomucci, difensore di Fabio Scafetta. “Il mio assistito, inoltre, non aveva nessuna intenzione di fuggire all’estero. Il biglietto per Londra lo aveva acquistato già da tempo, visto che nella capitale britannica ha trovato lavoro come pizzaiolo”. La linea della totale estraneità ai fatti viene seguita anche dall’avvocato Alessandro Orlando, difensore dell’altro indagato, Michele Lattanzio.
Di diverso avviso il pm, Giancarlo Ciani, e i carabinieri della Compagnia di Vasto, che hanno eseguito le indagini. Secondo gli inquirenti, sono i due indiziati i responsabili dell’agguato.
La difesa ha presentato per entrambi un’istanza di remissione in libertà al Tribunale del riesame dell’Aquila. Da fissare la data dell’udienza.