“Le ordinanze sono state emesse per evitare che i rifiuti del territorio vastese traslocassero presso l’impianto privato di Lanciano e, tramite le ordinanze, si è evitato un danno di circa 4 milioni al territorio vastese, che aggiunti ai 6 milioni di euro dovuti all’impianto di Lanciano avrebbero significato il fallimento di molte amministrazioni“.
Dopo la sentenza che ha assolto con formula piena lui e l’ingegner Luigi Sammartino, Angelo Pollutri ribadisce le motivazioni del provvedimento che lui, da sindaco di Cupello, firmò per consentire l’utilizzo della seconda vasca di raccolta dei rifiuti nell’impianto di riciclaggio di Valle Cena.
“L’assoluzione – commenta l’ex primo cittadino di Cupello – dimostra la bontà e la correttezza della mia azione a difesa del territorio e soprattutto la difesa occupazionale all’interno dell’impianto. Ho fatto ciò che la coscienza mi indicava, preoccupandomi dell’importanza strategica che l’impianto ha per Cupello, e consapevole del fatto che se un solo kg di rifiuti avesse raggiunto Lanciano il Civeta a quest’ora sarebbe chiuso, con danno a Cupello e al territorio e con 70 disoccupati. Molti hanno gioito e ricamato politicamente su questa azione amministrativa e su quella giudiziaria”.
Il fatto non sussiste. Con questa formula, il giudice monocratico del Tribunale di Vasto, Michelina Iannetta, ha prosciolto sia Angelo Pollutri, per dieci anni sindaco di Cupello e in carica fino al maggio scorso, e l’ingegner Luigi Sammartino, direttore del Civeta, il consorzio intercomunale che ricicla e smaltisce i rifiuti del Vastese.
“L’assoluzione – afferma Pollutri – dimostra che il bene del territorio si dimostra con i fatti ed in prima persona utilizzando al meglio il proprio ruolo. Approfitto per ringraziare quanti lavorano quotidianamente per il bene del consorzio e anche quelli che nonostante il miracolo di un posto di lavoro difeso con le unghie dal sottoscritto, durante l’ultima campagna elettorale hanno giocato su questo procedimento mettendo in cattiva luce me e l’azione amministrativa condotta in questi anni in favore della difesa dei posti di lavoro che il Civeta ha al proprio interno. Inoltre – conclude il politico del Pd – ringrazio l’avvocato Sandro D’Aloisio, che non ha esitato un solo istante a farsi carico della mia difesa”.