“Apprendiamo dagli organi di informazione che La Giunta Regionale del Molise ha ufficializzato la decisione di far partire i saldi estivi dal primo luglio al 31 agosto 2014. Tale decisione sarebbe stata assunta in vista dell’imminente visita del Papa in Molise e del conseguente e notevole flusso di persone previsto per l’occasione”. La nota stampa di Confcommercio Chieti punta il dito contro l’avvio in aticipo dei saldi estivi nel confinante Molise, un danno per i commercianti di Vasto e San Salvo.
“A soffrire di questa partenza anticipata dei saldi da parte dei vicini molisani (in Abruzzo i saldi partiranno dal 5 luglio fino al 2 settembre 2014) – prosegue la nota – sono proprio i commercianti di Vasto e San Salvo e dei comuni abruzzesi limitrofi che , considerata la vicinanza con le città molisane, rischiano di vedere migrare gran parte della loro clientela. Vi è in più tale decisione di anticipare i saldi contrasta evidentemente con il provvedimento del 2011 della commissione “Attività produttive” della Conferenza Stato-Regioni con il quale si era stabilito di armonizzare la data di partenza dei saldi rendendola unica e uguale per tutte le regioni.
Altro fenomeno da combattere sono i “pre saldi”, che creano concorrenza sleale a chi rispetta la regole. A Giugno le vendite son andate in picchiata dopo un maggio magro. Chiaro che con queste premesse, si è registrato un calo nelle vendite del 15 – 20% rispetto dello scorso anno, c’è chi pensa bene di giocare d’anticipo persino sui saldi (vedi il caso Molise) ma è il più grave errore che si possa fare. Le promozioni continue sono un modo per fare cassa che alla fine si ritorce contro lo stesso dettagliante perché il consumatore non capisce più quale è il vero valore del prodotto che va ad acquistare, minando alla base la credibilità del settore. Quindi diventa un gioco al massacro, perché si riducono i margini in un momento in cui invece i costi aumentano, basti pensare alle stangate TARI e TASI per tanti negozi.
A favore dei saldi c’è il fatto che essi sono un operazione di marketing efficace a “costo zero” soprattutto per i negozi di vicinato che, a differenza dei grandi gruppi, non possono permettersi dispendiosi battage pubblicitari. Se diamo via libera alle promozioni tutto l’anno vedremo diminuire la qualità della merce proposta nei negozi a vantaggio delle produzioni provenienti dal sud est asiatico. E non conviene davvero a nessuno, visto cosa muove l’abbigliamento italiano in termini di ricchezza, occupazione e immagine, che il Made in Italy esca dai nostri negozi. Soprattutto non conviene a quei clienti accorti che puntano si a spendere meno, ma anche a spendere bene.
Occorre un impegno per trovare soluzioni alle problematiche di maggiore interesse per il settore, quindi a partire dai saldi e dagli orari di apertura dei negozi e centri commerciali, al fine di ottenere una regolamentazione chiara degli outlet e definire anche un decalogo sul rapporto tra negozi di moda e fornitori, che spesso fanno concorrenza sleale ai loro concessionari, mantenendo spesso in crisi le attività di vendita al dettaglio. A questo punto Confcommercio Chieti chiede alla Regione Abruzzo che anche in Abruzzo si parta, per i saldi estivi, il 1 Luglio 2014″.
Per maggiori informazioni e seguire gli sviluppi della vicenda i soci di Vasto possono contattare la delegazione cittadina. Consigliere Delegato Franco Scarano – [email protected]).