“Non sono emersi elementi macroscopici da cui si possa determinare la causa del decesso”, quindi “sono necessari ulteriori esami”, afferma Pietro Falco, medico legale della Asl provinciale di Chieti. All’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto l’autopsia si conclude alle 16.
E’ durata poco meno di sei ore, ma non ha fornito risposte agli interrogativi sulla morte di Daniele Di Fonzo, l’operaio vastese di 39 anni trovato privo di sensi all’interno dello stabilimento Pilkington di San Salvo e ricoverato a Vasto, dove il suo cuore domenica ha smesso di battere.
Sulla vicenda il sostituto procuratore Enrica Medori ha aperto un’inchiesta, ordinando l’esame autoptico, che però non ha dato alcun responso certo, tant’è che l’anatomopatologo non si sbilancia: “Tramite l’autopsia – spiega Falco – non è stato possibile determinare la causa del decesso. Ho disposto gli esami istologici e l’acquisizione della documentazione sanitaria del paziente. Malore o incidente sul lavoro? Non ci sono segni di lesività traumatica particolare ma, al momento, non si può stabilire se si sia verificata la prima o la seconda ipotesi”.
Domani, mercoledì 25 giugno, alle 15.15 nella Chiesa di San Giovanni Bosco si svolgeranno i funerali di Daniele Di Fonzo.