Una tradizione che affonda le radici nel tempo e che viene portata avanti grazie all’impegno di tanti volontari. L’Infiorata di Carunchio in occasione della solennità del Corpus Domini, ieri ha colorato le vie del borgo con i fiori colorati pazientemente disposti sul terreno a formare incantevoli quadri. Vari i temi proposti, da quelli sacri, legati all’eucarestia, al centro della festa liturgica, fino al logo della Protezione Civile, omaggio al gruppo comunale che sempre più è impegnato nel servizio alla cittadinanza. La festa è iniziata nella chiesa madre, in cima alla collina su cui si estende il paese. A presiedere la celebrazione è stato don Michel Kotoko, sacerdote originario del Benin, invitato dal parroco don Alberto Di Crescenzo per l’occasione. Al termine della messa don Michel ha portato l’ostensorio con l’ostia consacrata in processione, accompagnato dalle preghiere dei fedeli e dalle note del complesso bandistico Città di Monteodorisio. Lungo il cammino, attraverso le vie del borgo di Carunchio, il sacerdote era l’unico a calpestare il manto di fiori preparato sin dalla navata principale della chiesa. Oltre alla confraternita del Santissimo Sacramento di Carunchio c’erano le delegazioni delle confraternite giunte da Vasto, Sacra Spina e Gonfalone, Santissimo Sacramento e Addolorata.
In diversi punti del cammino il gruppo degli Infioratori aveva preparato dei quadri con i fiori colorati. Il clou dell’Infiorata è stato, come sempre, all’ingresso della piazza principale fino ad arrivare all’altare dove don Michel ha deposto l’ostensorio per raccogliersi in preghiera insieme ai tanti carunchiesi e alle tante persone che hanno raggiunto il paese del Vastese per partecipare alla solennità religiosa e per ammirare le creazioni artistiche. Don Michel, durante la sua omelia, ha esortato tutti i carunchiesi a portare avanti questa bella tradizione. Un appello raccolto dal sindao Gianfranco D’Isabella e da don Alberto, che a fine giornata hanno voluto ringraziare tutti i collaboratori dell’Infiorata.