L’Asinellum, come è stato ribattezzato il sistema elettorale abruzzese subito dopo le elezioni regionali del 25 maggio scorso, va cambiato. La legge elettorale pasticcio, che ha prodotto due settimane di incertezza sui nomi degli eletti, verrà modifcata. Anche perché, nel giro di qualche settimana, sul nuovo Consiglio regionale potrebbero piovere i ricorsi al Tar di alcuni candidati esclusi dalla ripartizione dei seggi.
D’Alfonso – “Cambieremo al piu’ presto questa legge elettorale e non lo faremo certo nei sei mesi precedenti la chiusura della legislatura, ma con l’attenzione politica e istituzionale che richiede il provvedimento normativo”, promette il neo presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso. “La nostra idea e’ di creare un sistema che non generi particolarismi e renda piu’ agevole e semplice il criterio di assegnazione dei seggi”.
La prima seduta – “Noi siamo in grado – annuncia D’Alfonso – di presentare, alla seduta inaugurale di insediamento del Consiglio regionale, il nostro programma di governo da sottoporre all’esame dei consiglieri e degli abruzzesi. E’ la prima volta che accade, in quell’ottica di chiarezza dei tempi e dei modi di fare politica, anche per questo il riferimento esplicito al programma di governo e’ contenuto nel decreto di nomina degli assessori regionali”. Per i prossimi anni “ho sottoscritto un contratto con gli abruzzesi secondo il quale tutto il mio tempo verra’ destinato alla funzione pubblica. E lo stesso faranno gli assessori di questa Giunta. Non ci saranno altri interessi, se non quello pubblico”. Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha poi voluto sottolineare il ruolo “che avranno i presidenti di Commissione e il capogruppo di maggioranza, che saranno di continuo stimolo all’intera Giunta”.