Si attenua la misura restrittiva nei confronti dei tre vastesi accusati dell’aggressione a colpi d’ascia avvenuta in via del Giglio il 3 giugno scorso.
Quel giorno, attorno alle 13.50, un 26enne vastese, Michele Lattanzio, era finito in ospedale con diverse ferite agli arti e alla testa. Fuori pericolo, era stato successivamente dimesso con una prognosi di pochi giorni e successivamente arrestato dai carabinieri insieme a Fabio Scafetta, 34 anni, di Vasto, perché i due vengono ritenuti esecutori materiali dell’agguato a colpi di pistola ai danni di Wladimiro Jari Pellerani, 29 anni. L’episodio era avvenuto l’8 aprile scorso.
In base ai risultati delle indagini, successivamente la polizia aveva arrestato i tre presunti responsabili dell’aggressione ai danni Lattanzio: Wladimiro Yari Pellerani, 29 anni, Marco Maranca, 33 anni, e Antonio Santoro, 27, che ora passano dal regime della custodia cautelare in carcere ai domiciliari. Lo ha stabilito dopo gli interrogatori il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vasto, accogliendo l’istanza presentata dagli avvocati difensori, Elisa Pastorelli e Giovanni Cerella. I tre indagati erano finiti agli arresti il 6 giugno scorso, al termine delle indagini condotte dalla polizia attraverso l’acquisizione delle immagini della videosorveglianza di un bar. “I nostri assistiti respingono le accuse”, afferma l’avvocato Cerella.