Il tempo passa ma la soluzione non c’è. La (nuova) vertenza Golden Lady stenta a mettersi in moto, con la pesante incertezza dei lavoratori e delle lavoratrici su quello che sarà il loro futuro. A complicare ulteriormente la situazione c’è la prossima scadenza della mobilità per diversi ex dipendenti dell’azienda di Nerino Grassi. Una decina di giorni fa i segretari provinciali dei tre sindacati avevano inviato una lettera al neo governatore regionale Luciano D’Alfonso chiedendogli di tenere fede agli impegni assunti durante l’incontro con i lavoratori a Gissi durante la campagna elettorale.
Ma sembra che nulla si sia mosso, così i sindacati hanno inviato una nuova richiesta a D’Alfonso e Giuseppe Sciullo, della direzione lavoro della Regione, chiedendo un incontro che è quanto mai urgente. Dei progetti presentati durante l’ultimo incontro in sede ministeriale non si è più saputo nulla. Così i lavoratori, attraverso i loro rappresentanti, chiedono che si faccia ripartire il processo di riconversione.
A pesare è anche la situazione di tanti lavoratori che tra qualche settimana vedranno terminare il periodo di mobilità, restando quindi senza lavoro (al pari di tutti gli altri colleghi) e anche senza copertura economica. La soluzione potrebbe essere quella dell’utilizzo della mobilità in deroga, per cui è necessario confrontarsi con l’istituzione regionale.
Ad un anno dai presidi davanti ai cancelli dello stabilimento che portarono alla fine delle esperienze con Silda e New Trade si vive una fase di stallo. Non c’è lavoro e non sembrano esserci spiragli di luce.