Ancora oggi, dopo 22 giorni dalla data delle elezioni, a causa di riconteggi e ricorsi non abbiamo ancora gli eletti ufficiali in Consiglio Regionale. Proviamo comunque a fare qualche valutazione politica sulla competizione che ha portato alla vittoria il Pd ed eletto Luciano D’Alfonso presidente della regione Abruzzo.
Per quanto riguarda Vasto queste elezioni ci hanno insegnato molto:
Per prima cosa il M5S con il suo 24,6% diventa il secondo partito più votato in città. Ora con l’elezione di un Consigliere Regionale, una Europarlamentare e un Senatore sono la forza politica vastese con più rappresentanti nelle istituzioni. Gli occhi sono puntati su di loro e l’aspettativa è alta. Vedremo se questo movimento antisistema trasformerà la protesta in proposte per la città.
Veniamo al Pd (partito più votato), la mancanza di gioco di squadra e i troppi personalismi, hanno penalizzato sicuramente la performance di Molino. Ora questa classe dirigente, o ancora acerba o troppo avveduta, dovrà cambiare e far emergere una leadership riconosciuta. La crisi di questo partito si riflette sulla Giunta e sul buon governo della città. Non per ultime la sconfitta di San Salvo e oggi quelle di Cupello e Monteodorisio sono un segnale da tenere in considerazione per il futuro.
Il ritiro graduale di Tagliente dalla politica è il simbolo del tramonto di una classe dirigente che, dopo l’esperienza esaltante di “Rinnovare”, fondò il centrodestra a Vasto conquistando numerosi successi elettorali.
Come il Pd oggi quest’area politica è priva di leadership riconosciuta, certo c’è l’ormai civico Desiati, ma Forza Italia è priva di esponenti di primo piano e il Nuovo Centrodestra di Prospero deve ancora consolidarsi e capire il suo futuro. Sul campo rimangono i Fratelli d’Italia di Sigismondi, che ha sfiorato l’elezione e punta a riunire intorno a sé la destra vastese.
Ancora una volta, nonostante il trasformismo, l’antipolitica, la voglia di giovani e cambiamento, i “signori delle preferenze” vecchi, nuovi ed eletti di Vasto, hanno comunque portato a casa un risultato onorevole. In questo clima politico non era facile. Respect!