Nonostante il dratico taglio dei finanziamenti nazionali, il Comune di Vasto nel triennio 2011-2013 ha aumentato i servizi forniti alle persone bisognose di assistenza. Il sindaco, Luciano Lapenna, e l’assessore ai Servizi sociali, Anna Suriani, hanno snocciolato stamani, in una conferenza stampa tenuta in municipio, i dati relativi al welfare, i cui servizi a beneficio di minori, anziani, famiglie svantaggiate hanno raggiunto nel 2013 un numero complessivo di 5mila 417 utenti.
Per questo, “riteniamo infondati e ingiustificati i dubbi e le critiche sollevate da parte dell’opposizione riguardo i Servizi sociali”, ha dichiarato Lapenna replicando alle critiche sollevate nei giorni scorsi da Massimo Desiati e Andrea Bischia, consiglieri comunali di Progetto per Vasto.
“I dati – sottolinea il primo cittadino – dimostrano una crescita dei servizi erogati e non registriamo lamentele dell’utenza, anzi ci giungono sempre maggiori apprezzamenti per il lavoro svolto dai servizi sociali”, le cui prestazioni hanno mantenuto buoni livelli nonostante i tagli alle risorse economiche: “Il Fondo nazionale per le Politiche sociali si è contratto del 77,8%, passando da uno stanziamento di un miliardo e 884 milioni del 2004 ai 344,17 milioni del 2013; il Fondo nazionale per le Politiche giovanili istituito nel 2007 è stato completamente azzerato nel 2013, così come il Fondo per le Pari opportunità; a salvarsi quest’anno è solo il Fondo per le non autosufficienze”.
Istituzione dei servizi sociali – Desiati e Bischia si sono schierati a favore del ripristino dell’Istituzione dei servizi sociali, soppressa ormai da due anni: “Capisco – replica Lapenna – il dispiacere di parte dell’opposizione di non poter occupare posti in qualche consiglio di amministrazione, ma la quasi unanimità del Consiglio comunale ha deciso di eliminare quell’inutile carrozzone per conferire il giusto ruolo alla direzione del Settore e aumentare l’efficacia di intervento”.
“Abbiamo mantenuto alimentato il settore, erogando anche nuovi servizi”, rivendica Anna Suriani. “Inoltre, i sussidi a favore dei nuclei familiari svantaggiati sono cresciuti dai 112 del 2011 (a fronte di 138 richieste) ai 152 del 2013 (su 207 richieste)”. E i numeri relativi alla spesa sociale media per ogni abitante “dipendono da come si aggregano i dati. Noi non abbiamo contratto fondi, ma abbiamo aumentato le prestazioni per raggiungere un’utenza in continua crescita per via della crisi. Non ha senso avventurarsi in confronti con altri Comuni senza sapere come sono stati aggregati i dati e quali voci di spesa includono”.