Sono stati arrestati ieri pomeriggio dai carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto i due vastesi che avrebbero teso l’agguato dello scorso 8 aprile in via del Porto, quando una moto con a bordo due persone si avvicinò ad un giovane in sella ad un’altra moto, raggiunto poi da colpi di pistola. Le indagini condotte dai carabinieri e dirette dal pubblico ministero Giancarlo Ciani, hanno portato ad identificare come responsabili della sparatoria avvenuta nel tardo pomeriggio, Fabio Scafetta e Michele Lattanzio, di 34 e 26 anni, entrambi residenti a Vasto. “Il presente atto restrittivo – spiega una nota del Comando provinciale dei carabinieri- è stato eseguito nella giornata odierna quando nel tardi pomeriggio i carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto davano esecuzione al fermo di indiziato di felitto emesso dalla Procura dalla Repubblica di Vasto, a firma del dottor Giancarlo Ciani.
I due sono ritenuti gli “esecutori materiali della sparatoria avvenuta in via Del Porto di Vasto in data 8.04.2014 intorno alle ore 18:45 quando Pellerani Wladimiro Jari, rientrando a bordo del suo ciclomotore dopo una giornata di pesca al porto di Vasto, veniva raggiunto da una moto di grossa cilindrata marca Ducati, rinvenuta successivamente bruciata in località Buonanotte di Vasto, con a bordo gli odierni arrestati i quali, proprio qualche istante prima di accedere al centro abitato, esplodevano un colpo di pistola colpendo gravemente all’addome”.
I due sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Vasto, a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente. Secondo le forze dell’ordine “la misura restrittiva è stata disposta in quanto le investigazioni, che già fornivano un quadro probatorio significativo, mettevano in luce l’imminente partenza degli indagati dall’Italia“.
Ora, le indagini delle forze dell’ordine dovranno accertare i legami tra due episodi di sangue verificatisi a distanza di due mesi. Il primo, la sparatoria, per cui sono stati eseguiti i due arresti. Il secondo, l’aggressione a colpi d’ascia, che ha visto l’arresto di Pellerani, insieme ad altri due, con l’accusa di tentato omicidio. La polizia, in quell’occasione, non ha rivelato il nome della vittima raggiunta dai violenti fendenti, ma sembra possa esserci una correlazione tra i due episodi.