Con Cesare Paolino (IIS Mattei – Liceo Scientifico Teconologico) e Stefania Fecondo (Liceo Pantini Pudente – Scienze Sociali) termina la serie di interviste realizzate da Matilde Di Vincenzo agli studenti delle scuole vastesi. Con diverse domande, uguali per tutti, abbiamo scoperto come i ragazzi vivono questo periodo che li avvicina all’esame di maturità.
Nei giorni scorsi avevamo ascoltato altri ragazzi:
Fabiana Viroglio ed Elisa Celenza (clicca qui)
Christopher D’Alessandro (clicca qui)
Edoardo Ritucci (clicca qui)
Mirko Piccinini (clicca qui)
L’esame si sta avvicinando. Come affronterai questo periodo prima della fine del quinto?
Cesare. Sicuramente studiando, ma senza avere troppe pressioni per l’esame.
Stefania. Si può dire che sono un po’ presa dall’ansia. Tuttavia cercherò di sdrammatizzare e di stare tranquilla, in modo tale che l’agitazione non prenda troppo il sopravvento.
Ti senti pronto alla maturità con le varie simulazioni fatte durante l’anno? Ti hanno dato maggiore sicurezza?
C. Ci sentiamo abbastanza preparati, anche se ci preoccupa soprattutto la prima prova. L’anno scorso l’analisi del testo di Claudio Magris ha colto alla sprovvista gli studenti. Temiamo che questa di quest’anno possa riservarci brutte sorprese.
S. Le simulazioni non ci hanno tanto rassicurato. Avrei preferito farne di più, ma non ci sono state occasioni.
Sei contento della materia scelta per la seconda prova?
C. Sinceramente noi tutti avremmo preferito matematica rispetto a fisica, ma, nonostante ciò, ci accontentiamo lo stesso.
S. Per noi di questo indirizzo non ci sono delle alternative come nelle altre scuole. Scienze sociali è l’unica materia che ti può capitare alla seconda prova, quindi eravamo già preparati.
Il temibile “quizzone”. Cosa ti aspetti da questa prova e come vi ci siete preparati?
C. Le due simulazioni svolte durante l’anno hanno dato risultati positivi per tutta la classe, in particolare nella seconda. Nella prima eravamo un po’ spaventati e inesperti, perché non sapevamo cosa trovarci davanti. Nell’altra, invece, eravamo molto più sicuri, anche perché quella precedente ci aveva permesso di inquadrare meglio quali materie potevano capitare.
S. Ci siamo preparati abbastanza bene avendo fatto tre simulazioni. Dal momento che la prova riguarda argomenti affrontati durante tutto l’anno e di diverse materie, mi aspetto che rispetti le mie conoscenze.
Tra la fine della scuola e l’inizio degli esami ci sono 10-15 giorni. Come pensi di organizzarti con lo studio?
C. Cerco di sfruttare le mattine per ripassare ed approfondire i vari argomenti affrontati durante l’anno. Prima della chiusura, però, si continua a studiare la sera fino a tardi. Tuttavia il test di ingegneria, che ho sostenuto ad Ancona, mi è stato molto d’aiuto, perché è stato un motivo per ripassare matematica e fisica con i programmi di quest’anno e anche quelli vecchi.
S. Penso di chiudermi in casa e studiare dalla mattina alla sera. Spengo il cellulare così da non avere contatti con il mondo esterno!
Pensi che lo studio di gruppo sia migliore di quello individuale in preparazione alla maturità?
C. Penso che sia necessario riuscire ad alternare lo studio di gruppo con quello individuale, perché, quando non riesci ad afferrare un concetto, lo devi capire prima da solo e poi confrontarti con gli altri. Per svolgere gli esercizi di matematica e fisica, invece, è decisamente meglio quello di gruppo.
S. Dipende dalle materie. Ritengo sia meglio studiare da soli materie teoriche tipo letteratura e storia. Per materie scientifiche, invece, come ad esempio matematica, il lavoro di gruppo è essenziale!
Un ostacolo da superare è la prova orale. Per quale argomento hai optato e cosa ti ha portato a sceglierlo?
C. Ho optato per il “gioco d’azzardo”, perché non solo si ricollegava bene con le altre materie, ma anche perché mi sembrava uno dei più originali tra i temi delle tesine dei miei amici già diplomati.
S. Ho scelto “l’umorismo” perché è un tema con il quale è facile collegare le varie materie, ma soprattutto perché rispecchia la mia personalità.
La notte prima dell’esame di maturità può essere una “notte di lacrime e preghiere” come cantava Antonello Venditti, ma ogni studente la vive diversamente, tu?
C. Ci stiamo ancora organizzando ma di sicuro non la passerò a casa a studiare. Speriamo di evadere un po’ per staccare la spina!
S. Ho paura che non riuscirò a dormire tranquilla e che mi verrà un infarto con molta probabilità!
Cosa hai intenzione di fare dopo la maturità?
C. Spero di poter organizzare un viaggio con gli amici che ho conosciuto in questi cinque anni. Infatti abbiamo già prenotato i biglietti per un concerto. In seguito, mi iscriverò alla facoltà d’ingegneria ad Ancona.
S. Penso di fare un viaggio con i miei amici, perché ce lo meritiamo dopo un periodo di “studio matto e disperatissimo”. In seguito, ho intenzione di provare un’esperienza lavorativa in Australia, anche se non è ancora sicuro.
Matilde Di Vincenzo