In Europa si assiste ad un vero e proprio boom del turismo in bicicletta e della mobilità sostenibile declinata sulle due ruote. Purtroppo l’Italia resta un fanalino di coda, non può contare su una rete sovraprovinciale e sovraregionale di piste ciclabili e ogni investimento in questo senso stenta a decollare.
Anche l’Abruzzo offre grandi potenzialità, ma ancora un limitato sviluppo. La zona del Vastese – che rientra appieno all’interno del progetto Ve.Le che vuole unire con una pista ciclabile unica le città di Venezia e Lecce – si trova ancora molto indietro. C’è ancora tanto da fare per i diversi comuni della costa, da Ortona a Casalbordino, da Vasto a San Salvo per poi proseguire in Molise con Petacciato, Montenero e Termoli. Eppure, lo sviluppo delle due ruote, in sinergia con altre modalità di trasporto sostenibile, potrebbe essere la ricetta vincente per un cambio di paradigma e una “rivoluzione” pacifica della mobilità, stimolando anche la crescita del comparto turistico e occupazionale e concedendo una migliore qualità della vita.
La Fiab Vasto Pedala, seguendo la campagna nazionale di giugno della Fiab nazionale che vuole portare attenzione su questo problema, scrive direttamente al Ministro del Turismo, Dario Franceschini, al Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi e al Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti.
Qui il testo integrale della lettera.