Gli Europe lo cantavano nel lontano 1986, ma l’espressione non passa mai di moda! “The final countdown” ricorre anche nel mondo della scuola, per i ragazzi che non vedono l’ora che la scuola finisca, ma soprattutto per i maturandi. “Maggio, studente fatti coraggio” questo è il motto di tutti i ragazzi! Ultime interrogazioni e compiti scritti e poi via, dritti sulla scrivania per ripassare-studiare i vari argomenti per cercare di arrivare pronti al 18 giugno. Chiunque lo definirebbe un normale giorno d’estate, ma per gli studenti del quinto è un giorno che ricorderanno per sempre: l’inizio dei tanto temuti e famigerati esami di maturità. Abbiamo incontrato dei maturandi delle scuole vastesi e gli abbiamo intervistati per sapere come vivranno questi giorni prima degli esami. Queste sono le risposte di Fabiana Viroglio ed Elisa Celenza, studentesse del liceo Scientifico R. Mattioli.
L’esame si sta avvicinando. Come affronterai questo periodo prima della fine del quinto?
Fabiana: In realtà non ancora inizio a fare niente, ma appena finisce la scuola comincio a rivedere tutte le materie, anche se partire dagli argomenti di ottobre sarà quasi impossibile. Pertanto proverò a ripassare un po’ ogni giorno e vediamo cosa ci esce.
Elisa: Diciamo che è più di un mese che cerchiamo di studiare per rimetterci in pari con il programma, ma più passa il tempo e più diventa difficile anche a causa di compiti e interrogazioni. Perciò aspettiamo la chiusura della scuola per vedere cosa riusciamo a fare in 10-15 giorni.
Ti senti pronta alla maturità con le varie simulazioni fatte durante l’anno? Ti hanno dato maggiore sicurezza?
F: Le simulazioni non hanno dato molta sicurezza, anzi sono state alquanto scoraggianti, ma almeno ci hanno permesso di capire a cosa andiamo incontro.
E: In generale ti fanno capire i tempi da dover rispettare il giorno dell’esame. Solitamente quella che preoccupa di più i ragazzi è la seconda.
Sei contenta della materia scelta per la seconda prova?
F: Di solito è sempre la stessa, ma visto che i compiti posti dal ministero sono più difficili di quelli che affrontiamo durante l’anno, temiamo di non essere abbastanza preparati .
E: Sicuramente allo scientifico, se esce matematica rispetto a latino ti senti molto più sollevata. Purtroppo per l’ esame ministeriale non ci sentiamo molto pronti, perché alla maturità escono cose di fronte alle quali ti trovi spaesato e che non si affrontano durante l’anno scolastico. Solo alla fine i professori ci assegnano dei compiti molto simili a quelli dell’esame, che però non sempre riusciamo a risolvere.
Il temibile “quizzone”. Cosa ti aspetti da questa prova e come ti ci siete preparati?
F: Abbiamo fatto solo due simulazioni durante l’anno e, a differenza di come la descrivono, non mi è sembrata una cosa impossibile. Quindi confido molto nella terza prova per un buon esame.
E: All’inizio è una prova che spaventa , ma quando ti ci trovi davanti, anche se è vero che le simulazioni non le fai su tutto il programma, ti rendi comunque conto che se riesci a studiare un minimo di tutti argomenti, qualcosa ce lo scrivi.
Tra la fine della scuola e l’inizio degli esami ci sono 10-15 giorni. Come pensi di organizzarti con lo studio?
F: Penso di studiare la mattina e il primo pomeriggio, perché se vado oltre temo di non “connettere” più! Ho intenzione di alternare lo studio con le uscite perché, se mi chiudo in casa, per me è la fine! E poi verso la fine mi dedico allo “studio matto e disperatissimo” .
E: Mi impegnerò al massimo per ripassare i vari argomenti del programma, studiando il più possibile la mattina, e il primo pomeriggio, perché si rende molto meglio, e poi staccare un po’, perché siamo arrivati a livello di esaurimento!
Pensi che lo studio di gruppo sia migliore di quello individuale in preparazione alla maturità?
F: Sinceramente riesco più a studiare da sola, perché in gruppo tendo a distrarmi facilmente, a meno che non si tratti di avere bisogno di chiarimenti o di fissare dei concetti. Le materie orali non si possono studiare insieme, eccetto matematica dove si possono fare degli esercizi insieme.
E: Io credo sia una cosa abbastanza soggettiva. Personalmente preferisco studiare da sola, anche se per ripetere lo studio di gruppo ti può stimolare di più, ma per uno studio intensivo non penso sia il più adatto perché ci si distrae troppo. Qualche giorno prima dell’ esame ti può essere utile per rivedere qualcosa. Infatti, di solito, ci raduniamo in gruppi di 3-4 persone motivate e serie. Per rendere la cosa più divertente abbiamo deciso di fare un gioco in cui si pescano dei bigliettini con domande su tutte le materie e si risponde a libro chiuso.
Un ostacolo da superare è la prova orale. Per quale argomento hai optato e cosa ti ha portato a sceglierlo?
F: Diciamo che ho cambiato sette – otto temi sin dall’inizio , ma alla fine ho optato per i sette vizi capitali, ai quali ho cercato di ricollegare un po’ tutte le materie. Mi intrigava molto come tema, perche è sempre difficile scegliere qualcosa di originale. Spesso i temi scelti dai maturandi si ripetono, e questo mi sembrava alternativo.
E: Ho scelto il “viaggio”, perché i professori ci hanno consigliato di prendere spunto da esperienze personali. Ho sempre viaggiato, anche grazie a mia mamma, e ho scelto di porlo come tema centrale della mia tesina, riuscendo anche e ricollegare tutte le materie.
La notte prima dell’esame di maturità può essere una “notte di lacrime e preghiere” come cantava Antonello Venditti, ma ogni studente la vive diversamente, tu?
F: Io esco assolutamente perché non ho nessuna intenzione di rimanere a casa! Se facciamo una raduno di classe meglio ancora!
E: Alle sette si stacca e si esce e vediamo un po’ cosa succede. Andremo di sicuro davanti scuola.
Cosa hai intenzione di fare dopo la maturità?
F: Vorrei fare logopedia, dove però ci sono pochissimi posti, e per questo sto cercando la seconda scelta, tra cui scienze della formazione primaria o il CTF. Dopo la maturità, però, penso di partire per un viaggio così da concedermi un po’ di svago prima di studiare per i test.
E: Dopo la fine degli esami purtroppo non avrò finito di studiare perché dovrò sostenere il test d’ingresso per la facoltà di design al Politecnico di Milano. Spero quindi di poter andare in vacanza l’ultima settimana di luglio, se possibile con alcuni della classe, anche rimanendo in Italia.
Matilde Di Vincenzo