Gli Europe lo cantavano nel lontano 1986, ma l’espressione non passa mai di moda! “The final countdown” ricorre anche nel mondo della scuola, per i ragazzi che non vedono l’ora che la scuola finisca, ma soprattutto per i maturandi. “Maggio, studente fatti coraggio” questo è il motto di tutti i ragazzi! Ultime interrogazioni e compiti scritti e poi via, dritti sulla scrivania per ripassare-studiare i vari argomenti per cercare di arrivare pronti al 18 giugno. Chiunque lo definirebbe un normale giorno d’estate, ma per gli studenti del quinto è un giorno che ricorderanno per sempre: l’inizio dei tanto temuti e famigerati esami di maturità. Abbiamo incontrato dei maturandi delle scuole vastesi e gli abbiamo intervistati per sapere come vivranno questi giorni prima degli esami. Queste sono le risposte di Christopher D’Alessandro, studente dell’IIS E. Mattei indirzzo elettrotecnica.
L’esame si sta avvicinando. Come affronterai questo periodo prima della fine del quinto?
Cercherò di stare tranquillo e studiare il più possibile, soprattutto per rimettermi alla pari con il programma.
Ti senti pronto alla maturità con le varie simulazioni fatte durante l’anno? Ti hanno dato maggiore sicurezza?
Le simulazioni mi hanno dato maggiore sicurezza soprattutto quelle della terza prova, visto che ne abbiamo fatte tante e infatti cerco di puntare soprattutto su quella.
Sei contento della materia scelta per la seconda prova?
Sono contentissimo perché elettrotecnica è la mia materia di indirizzo e mi riesce anche abbastanza bene. Mi sento anche piuttosto sicuro di poterla affrontare con serenità, perché i professori ci hanno tranquillizzato dicendo che di solito ci sono le stesse cose che ritroviamo durante l’anno.
Il temibile “quizzone”. Cosa ti aspetti da questa prova e come vi ci siete preparati?
Avendo fatto molte simulazioni penso non sarà tragico come molti dicono.
Tra la fine della scuola e l’inizio degli esami ci sono 10-15 giorni. Come pensi di organizzarti con lo studio?
Siccome durante l’anno non ho dato il massimo penso di restare a casa e dedicarmi allo studio, soprattutto la mattina e il primo pomeriggio, perché poi devo andare a lavorare.
Pensi che lo studio di gruppo sia migliore di quello individuale in preparazione alla maturità?
Penso di studiare da solo. Di solito all’industriale non capita di studiare in gruppo perché sono prevalentemente materie tecniche per le quali non è necessario confrontarsi.
Un ostacolo da superare è la prova orale. Per quale argomento hai optato e cosa ti ha portato a sceglierlo?
Per la tesina non ho ancora le idee molto chiare, con molta probabilità penso di scegliere la seconda guerra mondiale, anche se, diciamo, sono dovuto andare un po’ per esclusione perché gli argomenti che mi interessavano li avevano già scelti i miei compagni.
La notte prima dell’esame di maturità può essere una “notte di lacrime e preghiere” come cantava Antonello Venditti, ma ogni studente la vive diversamente, tu?
La notte prima degli esami, a differenza dei miei amici, lavorerò in pizzeria cercando di studiare tra un ordine e l’altro, e cercherò di tenere a bada la tensione, non tanto per l’esame del giorno dopo, ma per la partita!
Cosa hai intenzione di fare dopo la maturità?
Non siamo riusciti ad organizzare un viaggio tutti insieme con i miei compagni di classe, magari andrò con i miei amici. Per il futuro non mi sono ancora posto il problema ma vorrei provare qualcosa all’estero.
Matilde Di Vincenzo