Dopo il tragico incidente sull’autostrada A14 costato due vite umane, che in questi giorni ha riempito le pagine dei quotidiani locali e non solo, l’associazione VastoLibera torna sul tema della sicurezza stradale. Sulla questione guardrail, il sodalizio presieduto da Carlo Centorami, più volte era intervenuto segnalando situazioni di pericolo in modo particolare nel territorio della città di Vasto. La prima missiva dell’associazione di promozione sociale VastoLibera, infatti, risale al 18 febbraio del 2013. “Nessuna risposta, però, da parte dell’amministrazione di Vasto”, racconta il presidente del sodalizio, Carlo Centorami. “Lo stesso Prefetto di Chieti, Fulvio Rocco de Marinis, in data 27 maggio 2013, 7 ottobre 2013 e 5 febbraio 2014, ha sollecitato il sindaco, Luciano Lapenna, a rispondere. Puntualmente, invece, ha risposto la Autostrade per l’Italia spa, la quale ha sottolineato come la manutenzione dei sovrappassi autostradali, spetti agli enti proprietari”.
“Fermo restando – ricorda Centorami – che sono state risolte solo le situazioni del ponticello in Via San Biagio e Via Cinque Olivi a Vasto, sottolineo come in casi analoghi la situazione è talora peggiorata”
Un’altra lettera è stata indirizzata oggi da VastoLibera al sindaco, al comandante della polizia municipale, Orlandino Carusi, e al prefetto. “Con la presente – si legge nella missiva – chiediamo la risposta ai quesiti già posti un anno fa, in modo particolare: se le barriere sui sovrappassi autostradali rispettino le norme italiane ed europee; se i guardrail urtati e deformati siano o no da sostituire e perché non si provvede da anni; se è obbligatorio o no segnalare secondo le prescrizioni di legge con cartelli, segnali luminosi e quanto previsto dal codice della strada le zone pericolose per evitare più gravi conseguenze e salvaguardare l’incolumità degli utenti della strada e dei cittadini”. Centorami sottolinea anche la pericolosità della “parte iniziale della Circonvallazione Histoniense, laddove termina Via Istonia, dove il guardrail è al di sotto il piano stradale”.