Verranno interrogati il 5 giugno a L’Aquila i quattro vigili urbani finiti agli arresti domiciliari nell’ambito della Multopoli milanese.
Le Procure del capoluogo e di Vasto ipotizzano nei confronti degli agenti municipali i reati di “peculato, falso, abuso d’ufficio, accesso abusivo al sistema informatizzato del Pubblico registro automobilistico, minaccia a pubblico ufficiale e violenza a terzi soggetti a conoscenza dei fatti, al fine di impedire l’accertamento dei delitti da loro commessi e l’esistenza del connubio criminale in essere tra loro”, come spiegato in un comunicato della Procura di Vasto, secondo cui “gli agenti avrebbero omesso la riscossione in tutto o in parte di somme dovute all’ente per sazioni amministrative al codice della strada; avrebbero formato atti falsi per far risultare pagati alcuni verbali mediante versamento di somme su conti correnti risultato successivamente inesistenti e, talvolta, avrebbero modificato l’importo della sanzione prevista dalla normativa per appropriarsi del surplus, ovvero per fare sconti indebiti, o omesso di spedire alcuni verbali, pemettendo così al contravventore di esimersi dal pagamento della sanzione amministrativa, con conseguente danno per le casse comunali”.
“Gli interrogatori sono fissati per il 5 giugno alle ore 9 dinanzi al gip Romano Gargarella della Direzione distrettuale antimafia”, conferma Giovanni Cerella, uno degli avvocati difensori.
Dal canto loro, gli indagati si sono sempre professati innocenti e contano di chiarire la loro posizione.