Vittorio Sgarbi sindaco di Vasto. Lo auspica Davide D’Alessandro, consigliere comunale indipendente. A due anni dalle elezioni, fa discutere la proposta del rappresentante dell’opposizione, seconco cui bisogna puntare su “un uomo che sappia rompere gli schemi, andare oltre i mandarini e i comitati d’interesse localistico, imporre una propria visione, puntando a riqualificarla dal punto di vista turistico e culturale”.
Sgarbi a Vasto venne nell’estate 2008, in occasione dell’arrivo in città della Beata Beatrix, il quadro più importante di Dante Gabriel Rossetti, la cui produzione artistica è custodita nella Tate Gallery di Londra.
“Archiviate le regionali, allontanato lo spettro del voto per le politiche, cancellate le provinciali – fa notare D’Alessandro – l’agenda fissa la prossima scadenza elettorale per i cittadini vastesi: le Comunali del 2016. Sembra una data lontana, ma non lo è. Le manovre sono già iniziate. Lapenna va a scadenza e, con un’amministrazione tanto pasticciona quanto inconcludente, sono in tanti a farsi avanti per sostituirlo. Chi in sordina, chi allo scoperto, chi mentendo sapendo di mentire. Una volta c’erano il centrodestra, il centrosinistra, le 5 Stelle e i civici, ma fra due anni? Ciò che manca, al momento, non sono i prodotti locali con ambizione persino sfrenata, ma il progetto, il disegno e, soprattutto, una figura di riconosciuto prestigio in grado di far ripartire Vasto, di rilanciarne il nome, l’immagine, le meraviglie e i tesori oltre i confini paesani, schiacciata e abbandonata com’è all’estrema periferia della provincia di Chieti. Vasto vive da anni una parabola discendente che non accenna a finire. Non saranno le sigle e le ambizioni personali a risollevarla. Occorre affidarla a un uomo che sappia rompere gli schemi, andare oltre i mandarini e i comitati d’interesse localistico, imporre la propria visione, puntando a riqualificarla dal punto di vista turistico e culturale. Vittorio Sgarbi – afferma D’Alessandro – sarebbe la persona giusta. Nessuno si azzardi a parlare di provocazione. Non provoco affatto. Propongo, invito, esorto. Anzi, vorrei mettere insieme diverse voci per chiedergli al più presto la candidatura, per prepararla, sperando che accetti. È stato sindaco di San Severino e di Salemi, ma Vasto è Vasto. Proviamoci, per un’altra Vasto. La fine di questa città, tra mediocri, incapaci e venditori di fumo, è dietro l’angolo. Sgarbi sindaco è l’ultima speranza. Il resto che vale?”.