Gentile redazione, sento il dovere e la necessità di dare sfogo a ciò che sento in questo momento. La prima emozione che mi assale oggi è la paura!
Svegliarsi alle 3 di notte – è questa l’ora esatta in cui è iniziato tutto – mentre stai dormendo perché senti qualcosa che esplode, aprire la finestra e vedere le fiamme che avvolgono i veicoli sotto casa tua, sentire urlare “Hanno dato fuoco alle macchine nel parcheggio!”, vedere i propri familiari in preda al panico, vedere le persone a cui vuoi bene con i volti affranti, ti fa capire che sei impotente di fronte a chi, per divertimento o vendetta (quale sia la causa per me non ha importanza) opera nell’utilizzo della semplice e pura violenza!
Sì, perché proprio di questo si è trattato: violenza. Violenza verso chi nella sua vita ha sempre rispettato gli altri, le leggi e lo Stato, violenza verso chi, pur schiacciato da tutte le scadenze fiscali che il nostro Paese riesce ad inventarsi, è sempre stato puntuale: “ha sempre pagato”. Lasciate perdere il danno economico, quello che distrugge è il danno morale: a quello neanche i soldi possono porre rimedio!
Poi mi domando, di fronte a tutto ciò dov’è lo Stato? Voglio provare a comprendere i problemi che la Pubblica Amministrazione deve affrontare, ma perché tocca sempre agli umili essere schiacciati? Perché ovunque mi giri vedo le persone oneste private anche e soprattutto della loro dignità? Io ho sempre provato a darmi una risposta ragionevole, a ragionare “di testa” e “non di pancia”, ma oggi, dopo ciò che è accaduto, non ce la faccio. Oggi sono una persona disillusa, affranta, che ha realmente compreso come uno Stato di diritto abbia anch’esso le sue lacune!
Lettera firmata