Quale sarà il futuro della Vastese? Una domanda che ad oggi non trova alcuna risposta ufficiale. Le voci si rincorrono da tempo, ma al momento di novità concrete non ce ne sono. Bisognerà pazientare ancora per saperne di più.
Il gruppo Vastese Home Made è stato l’unico a farsi avanti pubblicamente, ma il progetto si è arenato. La società biancorossa al momento resta composta dagli stessi uomini degli ultimi due anni. Rimangono da chiarire le posizioni di Antonio Prospero e Luigi Salvatorelli.
Il patron si è dimesso a fine dicembre, annunciando che avrebbe portato a termine gli impegni presi fino alla conclusione della stagione. Il vicepresidente aveva invece ipotizzato un’uscita dal gruppo nel caso in cui la situazione societaria non fosse cambiata. A quanto pare l’attuale dirigenza senza ulteriore sostengo potrebbe allestire di nuovo una Vastese giovane, senza spese eccessive e senza troppe pretese, oppure consegnare la squadra al sindaco, ipotesi paventata dalla stessa società a marzo. Il resto attualmente sono tutte voci che trovano solo minime conferme.
Nicola Cesare. Il nome del presidente del Termoli è quello che circola con più insistenza sul quale però non ci sono state conferme. Imprenditore campano, molisano di adozione, si occupa di tecnologia, ricerche e sondaggi, la sua Digis è partner di Sky. Potrebbe dare una mano, non come massimo dirigente, se dovesse entrare avrebbe un ruolo secondario, fornendo il proprio contributo. Cesare ha già dichiarato di voler lasciare la carica di presidente del Termoli per dedicarsi alle proprie aziende dopo 4 anni economicamente dispendiosi, non è quindi detto che possa e voglia proseguire a spendere nel calcio. Le sue intenzioni non sono del tutto chiare. Quello che è certo è che un contatto c’è stato.
Enrico Coveri. La presenza di un rappresentante dell’azienda Enrico Coveri alla serata I Gladiatori dell’Aragona, della quale è stata anche sponsor, ha fatto subito pensare ad un nuovo importante ingresso in società. In seguito la notizia dell’apertura di una filiale a Vasto e la successiva smentita hanno creato parecchia confusione, non solo per quanto concerne le conseguenze che una decisione simile avrebbero potuto avere sulle sorti del calcio locale, ma anche e soprattutto su quelle lavorative del territorio. Secondo alcune indiscrezioni, non ancora confermate ufficialmente, lo stabilimento potrebbe aprire, anche se non si tratterebbe di un’apertura diretta dalla proprietà di Coveri. La produzione verrebbe gestita da un imprenditore esterno che avrebbe affittato il marchio con l’intenzione di lavorare nella nostra zona, supportato da alcuni professionisti vastesi. La sostanza non cambia, l’interesse per il calcio sembra esserci, bisognerà vedere se l’azienda inizierà a lavorare e se di conseguenza si concretizzerà una sponsorizzazione con la Vastese.
Sporting Vasto. La società gialloblu, anche dopo lo stop del progetto Vastese Home Made, non ha mai nascosto l’intenzione di entrare nel club biancorosso portando la propria dote di sponsor e i propri giocatori. Bisognerà capire qual è l’intenzione della Vastese e se accetterà di collaborare.
Fusione. Gira e rigira prima o poi si torna sempre a parlare di fusione tra Vastese e Vasto Marina, ma è l’ipotesi di cui si discute meno, oltre ad essere quella meno probabile, sia per questioni di incompatibilità, sia per forza economica. Le due società unite potrebbero puntare ad un’Eccellenza da protagonisti, ma poi? La D costa e restare da soli senza nessun aiuto in un campionato come la quarta serie è un rischio che nessuno vuole correre. Qualcuno in caso di passaggio di categoria potrebbe farsi avanti, ma non è così scontato. Lo sanno bene i dirigenti di entrambe le società che in estate hanno ricevuto tante promesse di contributi che poi non sono più arrivate. Ecco perchè preferiscono non rischiare di fare un passo che sarebbe più lungo delle proprie potenzialità.
Sicuramente nelle prossime settimane i diretti interessati usciranno allo scoperto e sarà possibile saperne di più da loro. Qualcosa si è mosso, i contatti ci sono stati, si è parlato, ma di concreto non c’è ancora nulla. In città le sorti del club cittadino non sembrano interessare più di tanto, nè agli imprenditori nè all’amministrazione comunale. Nel calcio però, soprattutto in questo periodo, i programmi possono cambiare da un momento all’altro, in breve tempo questi discorsi potrebbero già essere superati per dare spazio a progetti vincenti e ambiziosi, ed è ciò che si augurano i tifosi biancorossi.