La ratifica dei consiglieri regionali eletti arriverà dalla Corte d’appello dell’Aquila. Solo dopo il pronunciamento dei magistrati del capoluogo sarà ufficiale la lista dei 29 rappresentanti che, insieme a Luciano D’Alfonso e Gianni Chiodi, comporranno l’assemblea di Palazzo dell’Emiciclo. Il sistema di ripartizione dei seggi è piuttosto complicato. La legge elettorale suddivide il territorio abruzzese in 4 circoscrizioni, corrispondenti alle 4 province: 8 consiglieri eletti a Chieti, 7 a testa per Pescara, L’Aquila e Teramo. La nuova legge elettorale taglia, dunque, da 45 a 31 il numero dei membri del Consiglio regionale.
In provincia di Chieti, 5 seggi andranno alla maggioranza di centrosinistra, 3 alle forze politiche d’opposizione.
Tra i 5 posti assegnati alla maggioranza, di sicuro 2 verranno assegnati ai più votati del Partito democratico: Silvio Paolucci (7mila 900 preferenze) e Camillo D’Alessandro (4mila 762). Cocente delusione per il vastese Domenico Molino, solo quarto dietro Paolucci, D’Alessandro e Innaurato. Molino sconta le divisioni interne del Pd di Vasto. Esponenti di spicco del partito (Maria Amato, Antonio Del Casale, Francesco Menna, Angelo Bucciarelli) hanno fatto campagna elettorale per Paolucci, che a Vasto ha ottenuto 380 voti, mentre altri autorevoli rappresentanti istituzionali del Pd (Giuseppe Forte, Lina Marchesani, Nicola Tiberio) hanno sostenuto D’Alessandro.
“In base ai dati in nostro possesso, avremo 2 seggi: uno in provincia dell’Aquila, l’altro in provincia di Chieti, che verrà assegnato a me. Non è ancora ufficiale, ma siamo sicuri della mia elezione in Consiglio regionale“, annuncia Mario Olivieri, il più votato di Abruzzo Civico, lista che ha sostenuto D’Alfonso ottenendo un buon 4.99% su base regionale. “Sono contento – commenta Olivieri – per questo risultato. Correttezza e coerenza pagano. Ma non mi sono sentito appoggiato dal mio gruppo consiliare di Vasto”. Facendo due più due, si deduce che la frecciata è diretta a Luigi Marcello: è lui l’unico consigliere comunale facente parte dello stesso gruppo politico (Giustizia sociale) di Olivieri, il quale dice a Zonalocale.it: “Mi chiedete se mi dimetto da assessore comunale? Non so. Aspettiamo l’ufficializzazione della mia elezione, poi ne discuteremo in una riunione della Giunta Lapenna”.
Non ce l’ha fatta Alessandro Cianci, secondo nella lista di Sel dietro al consigliere regionale uscente Franco Caramanico.
Nel Movimento 5 Stelle, in provincia di Chieti è sicura l’elezione di Sara Marcozzi. Potrebbe esserci anche quella di Pietro Smargiassi, se al M5S scattasse il secondo seggio in provincia di Chieti.
Nel centrodestra, sicura la conferma di Mauro Febbo, che ha raccolto 5mila 800 voti. E’ incerta, invece, l’assegnazione dell’altro seggio, che potrebbe andare al Nuovo centro destra oppure a Fratelli d’Italia. Nel primo caso, sarebbe Antonio Prospero a tornare a Palazzo dell’Emiciclo. Se, invece, i seggi del Nuovo centro destra dovessero scattare nelle altre province, allora in Consiglio regionale entrerebbe Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia).