Potrebbero essere quelli dell’antica Histonium i muri scoperti nel piano interrato della Torre Diomede – Del Moro dall’architetto Francescopaolo D’Adamo insieme ad Antonio Ottaviano, presidente dell’associazione Vigili del Fuoco in congedo. L’associazione vastese da diverso tempo ha “adottato” l’antica torretta, adoperandosi per il suo restauro che però non riesce ad andare avanti per la mancanza di finanziamenti. Nelle scorse settimane l’architetto D’Adamo, che ha anche redatto il progetto di restauro, e Ottaviano hanno ritrovato nel piano interrato, mai visitato dai tempi della seconda guerra mondiale (in cui era utilizzato come rifugio) un tratto della primitiva cinta muraria di Vasto. Saranno le mura dell’antica Histonium? Ci penseranno le analisi degli esperti e della Soprintendenza ad accertare l’epoca delle mura ritrovate.
D’Adamo riporta un brano della Storia di Vasto scritta da Luigi Marchesani nel 1838.”Natura ed arte concorrevano a rendere disagevoli le scalate di Vasto. … Giacomo Caldora nel 1439 cinse di migliori mura e di solide fortificazioni la terra nostra, rinnovate col principiar del secolo diciassettesimo da Innico d’Avalos. Non v’è memoria di altri notabili cambiamenti”.
“Lo stesso storico vastese – spiga D’Adamo- parla anche di mura esistenti in precedenza e di riparazioni di queste nel 1391, 1401 e 1418. Certo il Marchesani e gli altri storici successivi, per svariati motivi, difficilmente avrebbero potuto visitare un luogo come i sotterranei della Torre Diomede del Moro. Ed è altrettanto improbabile che chi ha usato questi come neviera, magazzino, o addirittura come rifugio durante i raid aerei della seconda guerra mondiale, possa aver osservato le murature che formano questo spazio.
Io che, invitato dall’Associazione Vigili del Fuoco in Congedo, ho trovato lo stomaco per scendere in quel luogo, ritengo che ci sia lavoro per gli archeologi. Durante la ricognizione in questo luogo angusto e malsano, tra fanghiglia e acque putride che colano dalle pareti, è apparso evidente che questa torre sia stata addossata, all’epoca della sua costruzione, su altre mura preesistenti.
Presumo che queste mura corrispondano ad un brano dell’antica cinta muraria di Histonium. E’ solo una mia intuizione, tuttavia spero che persone competenti possano verificare e confermare quanto dico. Oltre a quanto sopra, è solo il caso di evidenziare che il sottosuolo di Vasto presenta tantissime sorprese e sarebbe il caso di analizzarlo con più attenzione. Dall’interrato della Torre Diomede, per esempio, ancora si può ravvisare e cercare di percorrere un tratto di camminamento che lo collega ad altri luoghi come la Cavuta oppure Torre d’Amante o il Murello o …. chissà”.