“Siamo stati informati questa mattina dal funzionario della direzione ambiente che è arrivata una convocazione da Roma per una VIA (Valutazione Impatto Ambientale) nazionale che ha in oggetto l’esame di tre nuovi pozzi di idrocarburi al largo della costa compresa tra Vasto e Termoli“. È Mauro Febbo, assessore regionale alle politiche agricole, a dare l’annuncio a margine di una conferenza stampa a Vasto. “La convocazione è arrivata questa mattina per una riunione che si farà il 16, quindi fra due soli giorni”.
Alla sua notizia fa seguito anche una nota che precisa come “le attività in progetto riguardano la piattaforma esistente denominata Rospo Mare B che è ubicata nel Campo offshore di Rospo Mare, costituito da 3 piattaforme, nel Mare Adriatico a circa 20 Km al largo della costa abruzzese, 20 Km a nord di Termoli e 70 Km a sud di Pescara. È prevista la perforazione di 3 pozzi che avverrà dalla piattaforma, a sua volta già collegata ai sistemi di stoccaggio e trasporto del greggio”.
La zona di interesse, quindi, è quella compresa tra Vasto e Termoli. “In pratica – spiega in una nota il presidente della Regione Gianni Chiodi – ci troviamo di fronte a una situazione analoga a quella di Ombrina. Nell’ottobre del 2010 era stato comunicato l’esito negativo del provvedimento, a seguito dell’entrata in vigore della legge Prestigiacomo. Oggi, con una convocazione tempestiva, appena due giorni di preavviso, apprendiamo che è stata convocata la sottocommissione per l’istruttoria e che il 16 si riunirà la Commissione plenaria nazionale della VIA, la valutazione di impatto ambientale. Ribadiamo, come già fatto per Ombrina mare e Petroceltic, che siamo fermamente contrari. Per questo chiediamo al Presidente Renzi di sospendere il procedimento VIA e di riattivare l’efficacia della Legge Prestigiacomo”.
In queste ore saranno avviati anche colloqui con il presidente della regione Molise Paolo Di Laura Frattura, visto che è interessato da quando in progetto. “Abbiamo fatto un intesa con il governo nel caso di Ombrina e ora ci si ripropone un’altra situazione – commenta Febbo -. Il governo non può fare queste cose. Noi siamo fermamente contrari, mi aspetto che i parlamentari del Pd si esprimano sulla vicenda”.