Per la BCC Vasto Basket è arrivata l’ora dei playoff. Dopo una stagione regolare entusiasmante, chiusa al terzo posto in classifica, il miglior risultato di sempre della società biancorossa, sabato sera alle 21.15 alPalaBCC arriverà il Montegranaro, per i quarti di finale playoff. Si gioca al meglio delle tre sfide, in un percorso da sogno che conduce alla serie A silver. Quella 2013/2014 è una stagione che, comunque vada a finire, sarà da scrivere tra le pagine più belle della storia del basket vastese. La squadra, agli ordini di coach Di Salvatore, sta preparando al meglio questi appuntamenti. Servirà tirare fuori il massimo della grinta e dell’energia. Caratteristiche che non mancano a Luca “Soldatino” Di Tizio, pronto a dare tutto sul parquet in questa nuova avventura dei playoff.
La stagione regolare chiusa al terzo posto è senza dubbio fonte di soddisfazione. Ora inizia quello che può essere considerato un campionato a parte. Come state vivendo questi giorni?
La soddisfazione c’è perchè è un terzo posto meritato e non regalato. Eravamo partiti per la salvezza, tutti ci davano non dico per spacciati, ma, vedendo i roster, pronosticare un risultato del genere a inizio anno era quasi fantascientifico. Ce lo siamo meritato in campo, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. Adesso siamo ai playoff, Montegranaro è un’ottima squadra, dobbiamo lasciar perderei risultati in stagione regolare che ci vedono vittoriosi per due volte. Si è visto l’anno scorso con Lanciano, basta un episodio, un canestro sbagliato, un fischio dell’arbitro, a cambiare una partita. Non dobbiamo pensare che siamo più forti di loro solo perchè siamo arrivati davanti in classifica. Ora dobbiamo pensare che è una squadra difficile da battere, lottare al massimo e giocare come abbiamo giocato tutto l’anno.
La certezza del terzo posto conquistata contro Pescara ha fatto un po’ staccare la spina?
Inconsapevolmente la tensione è calata. Poi siamo andati a Latina e Rieti che sono già difficili da affrontare quando c’è il risultato in palio, ancora di più quando sai che non hai niente in ballo. Le partite sono anche state impostate per far riposare tutti. Un calo di tensione c’è stato, ma in questa settimana dobbiamo essere bravi a riprendere in mano la situazione, rimettere le teste al loro posto, rimetterci a posto fisicamente e affrontare Montegranaro per cercare di passare il primo turno e fare qualcosa di straordinario.
Nei quattro anni a Vasto sei stato una presenza fissa, mai saltata una convocazione, sempre entrato in campo. A 23 anni e mezzo inizi a diventare un veterano di questa squadra e sei testimone di quello che è accaduto dalla “fatal Sulmona” al terzo posto conquistato contro Pescara. Sembra di parlare di due mondi diversi.
È così, sono due cose completamente diverse, come squadra, come gestione, come ambiente che si è creato. Il primo anno in cui sono arrivato non c’era attaccamento alla squadra, non c’era il gruppo e infatti il risultato è stato deludente rispetto a quello che ci si aspettava. La promozione in C è stata quasi una formalità, sia per la squadra che avevamo che per le guide che abbiamo avuto. Dopo un piccolo momento di appannamento con Alfredo (Minora, ndr), Sandro è stato bravo a risistemare quei piccoli problemi che si erano creati. E poi è stato un crescere continuo. In due anni abbiamo perso meno di 20 partite, siamo arrivati secondi l’anno scorso, terzi quest’anno. Non si può essere che contenti, anche a livello personale, con un impiego sempre maggiore. Lavorando giorno dopo giorno credo di essere riuscito a rispondere alle richieste che qualsiasi allenatore mi ha fatto.
Forse nella prima parte di questa stagione ti aspettavi di giocare di più?
Pensavo non di giocare di più ma di essere più sveglio io. Forse mi dovevo ambientare al nuovo campionato, c’è stata una fase, dopo le prime 3-4 partite in cui ero riuscito a giocare un po’ meglio, in cui ho avuto un buco di 3 partite tremendo. Credo sia stato il primo vero momento difficile avuto a Vasto, non riuscito ad esprimere fisicamente e tecnicamente quello che avevo. Dopo un colloquio con l’allenatore abbiamo trovato e capito come affrontare questi piccoli problemini che c’erano e mi sono rimesso subito in carreggiata, con un crescendo a livello di rendimento in campo.
Ne abbiamo parlato anche altre occasioni con i tuoi compagni: nel basket guardare solo al tabellino dei punti a fine partita è quanto mai riduttivo. Tu, ad esempio, sei uno di quelli che segna meno ma è molto prezioso in difesa. Magari fai solo due punti e non fai segnare l’avversario.
Quella è la mia caratteristica principale. Se uno fa 30 punti ma ne fa segnare 32 ha perso. In attacco penso di fare il mio dovere, ovviamente non sono la prima scelta offensiva perchè in squadra ci sono altre persone “addette” a ciò. Mi impegno sempre per far fare all’avversario un punto in meno rispetto a me e cerco di trasmettere la mia energia alla squadra, al pubblico per mettere quel mattoncino in più per vincere la partita.
Quest’anno hai però fatto anche un 100% da 3.
Questo è sfottò dei miei compagni, ma guarda che io da piccolo tiravo! Se sui tabellini si guardano i tiri fatti credo che in tutto il girone d’andata e anche in quello di ritorno ho tirato pochissime volte da 3. È un po’ quello che ci siamo detti nelle interviste in questi anni, adesso mi sto mettendo piano piano in testa la convinzione che quando c’è la possibilità posso prendermi i miei tiri. Diventa anche un qualcosa in più per la squadra, gli avversari sanno che devono stare attenti anche a me e magari un altro mio compagno prende un vantaggio. È un migliorare me stesso, perchè aggiungo qualcosa in più al mio bagaglio tecnico, e aiuta anche la squadra.
Poi, quando si può, una schiacciata è sempre bella da fare.
Quest’anno ne sono capitate tre, ma è tutto più difficile, soprattutto fisicamente. C’è stato un salto di livello, però sto crescendo molto, provo molto in allenamento. Quando capita vai su forte perchè se non fai canestro magari prendi un fallo a favore e comunque dai l’impressione di essere presente in campo e non di essere un’entità che vaga sul parquet.
Dei playoff si iniziano sempre pensando sempre alla vittoria finale, anche con la consapevolezza delle difficoltà che ci saranno.
Giocare per perdere non esiste. Non siamo una squadra del genere e abbiamo un’allenatore che trasmette proprio il contrario, vuole vincere sempre. Sabato iniziano i playoff e chiunque ci troveremo davanti noi lo affronteremo per vincere. Poi, quello che ci darà il campo lo accetteremo. Noi non vogliamo il rammarico di dire “ce la potevamo giocare, abbiamo buttato via una possibilità”.
La società ha scelto come slogan “La grande bellezza”. Qual è la grande bellezza della Vasto Basket di quest’anno?
La grande bellezza è che ho visto poche squadre con un gruppo compatto e un bel gioco da vedere come noi. Tranne in qualche occasione, dove magari gli avversari erano molto chiusi e la mettevano molto sul fisico, abbiamo sempre giocato bene. Facciamo azioni con tanti passaggi, molto altruismo in campo. La grande bellezza è il modo di giocare che abbiamo. E poi non ci siamo mai attaccati tra di noi, siamo sempre stati uniti, qualche piccolo screzio si è spento subito nel giro di 5 minuti.
L’ambiente intorno a voi è in fermento, tra sostenitori accaniti pronti a sostenervi e ragazzini che sempre di più si avvicinano per chiedere un autografo o una foto. È il segnale che ormai il basket vastese è una realtà di livello?
Io dico che diamo un bell’esempio in campo, siamo una squadra corretta, ci rispettiamo, rispettiamo l’allenatore, i dirigenti, e penso che questo si trasmetta a tutte le famiglie che vengono a vedere le partite. Il movimento è cresciuto anche nel settore giovanile. I ragazzi ti vedono come il loro eroe e allora, spinti anche dai grandi risultati che stiamo facendo, è capitato più di una volta di trovarti dei bimbi che ti chiedono l’autografo a fine partita. Sicuramente è molto bello, ci fa sentire orgogliosi di quello che facciamo.
Divisione Nazionale B – Quarti di finale playoff
BCC Vasto Basket – Montegranaro
Sabato 10 maggio ore 21.15 – PalaBCC Vasto
Bglietto intero: 7€ – Ridotto (14-18 anni): 3 €
Prevendite presso il Terzo Tempo