I Comuni e i produttori della Valle del Trigno insieme per far nascere un brand che garantisca riconoscibilità e specificità nell’offerta turistica. E’ quanto scritto nel protocollo d’intesa pubblico-privato sottoscritto a Tufillo lo scorso 2 maggio e che porterà alla creazione di reti e relazioni sia progettuali che operative. Tanti i comuni aderenti, sia sul versante abruzzese che molisano: Lentella, Fresagrandinaria, Celenza sul Trigno, Dogliola, San Giovanni Lipioni, Palmoli, Carunchio, Castelguidone, Schiavi d’abruzzo, Torrebruna, Tufillo, Mafalda, San Felice del Molise, Montemitro, Montefalcone del Sannio, Tavenna, Roccavivara, Castelmauro. La controparte è rappresentata dalla neaonata associazione dei produttori locali “Valle del Trigno: Terre sostenibili“.
“Questo modello di sviluppo – spiegano il sindaco di Tufillo Marco Monaco e l’assessore Antonio Ferrara – elaborato dal Prof. Beniamino Di Rico docente di pianificazione territoriale della facoltà di architettura dell’Università di Pescara vuole mettere in campo un’azione strategica tesa a valorizzare la risorsa turistica dei nostri territori rendendola riconoscibile e appetibile su scala regionale, nazionale e internazionale.
Tutti i Comuni presenti e la suddetta Associazione dei produttori si sono trovati d’accordo nell’affermare che lo sviluppo del Comprensorio e quindi la salvezza delle sue popolazioni passa attraverso delle azioni messe in campo da coloro che hanno a cuore le sorti di questo territorio, ognuno per la sua parte e secondo la logica di impegno che proviene dal basso; vale a dire solo noi possiamo essere gli artefici dello sviluppo perché conosciamo la vocazione specifica di questi luoghi”.
E’ forte la volontà di amministratori e produttori nel voler compiere scelte coraggiose per il raggiungimento di due obiettivi importanti: la partecipazione ad Expo 2015 e la creazione di un Sistema Turistico Locale inteso come “contesto turistico omogeneo comprendente ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzato dall’offerta integrata di beni ambientali, culturali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale e dalla presenza di imprese turistiche singole o associate”.