“Lo sfondo non è quello, e non so perché, ma quel giorno eravamo insieme per un’udienza in Vaticano che il Papa aveva concesso agli studenti dell’ultimo anno di corso della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore del Policlinico Gemelli di Roma. C’era anche Cécile Kyenge, che era mia compagna di corso”. A parlare è Perla D’Agostino, reumatologa di Vasto, che nell’anno accademico 1989-1990 frequentava l’ultimo anno del corso di medicina all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma a proposito dell’immagine partita da Facebook e ripresa da Il Giornale dove c’è la Kyenge dare la mano a Giovanni Paolo II in quella che la rete ritiene un fotomontaggio. Quel giorno tra i circa duecento universitari c’era anche l’ex ministro per l’integrazione.
La D’Agostino nel rivedere le fotografie ricorda in maniera vivida quella giornata “che rimarrà tra i ricordi più cari del mio percorso universitario a Roma”. Il medico vastese conserva gelosamente le foto nel suo studio. In particolare gli scatti di tutto il gruppo degli studenti con alcuni professori e quella mentre stringe la mano al Sommo Pontefice, nella quale ha, al suo fianco, una collega calabrese; lo sfondo dello scatto però è diverso dalla foto pubblicata dalla Kyenge sui suoi profilo facebook e twitter. “Ricordo il momento dello scatto pubblicato sul sito de ‘Il Giornale’ che mi ritrae con la Kyenge e un’altra collega – sottolinea la D’Agostino – ma non riconosco lo sfondo della foto pubblicata che è diverso da quella in mio possesso. Era una mattina del gennaio-febbraio 1990. Dopo la messa celebrata alle ore 6.00 il Papa ci ricevette in una sala del Vaticano e volle salutarci uno per uno”.
Pino Cavuoti
Un ulteriore tassello alla vicenda si è aggiunto proprio un’ora fa, quando l’ex ministro ha pubblicato sul suo profilo facebook una nuova foto, recuperata dagli archivi Vaticani. Questa volta Wojtyla non ha “tre mani” e nello scatto si vede anche la dottoressa Perla D’Agostino. L”Huffington Post riporta le dichiarazioni della Kyenge. “Ho rivisto anche io la mia foto con Papa Giovanni Paolo II e ho dubitato persino io di averlo incontrato. Eppure c’ero e ricordo quel momento con profonda emozione” afferma l’ex ministro che confessa: “Quella che ho pubblicato è una scansione della copia che conserva la mia famiglia, passata evidentemente attraverso troppi adattamenti”.