Se n’è andato in punta di piedi, mi piace immaginarlo con quel sorriso sornione dipinto sul volto rugoso. La scorsa estate, quando lo avevamo incontrato per raccontare la sua storia, era già molto affaticato, ma non per questo perdeva la voglia di raccontare e, soprattutto, cantare. Ed è con quel racconto che vogliamo ricordare Gaetano Ciancio, Ballareine, l’ultimo menestrello di questa città e della sua gente.
Gaetano Ciancio, il menestrello di una città e della sua gente (clicca qui)
“Aveva la sensibilità dei grandi artisti”, ricorda Peppino Tagliente, che lo coinvolse nella registrazione delle canzoni popolari per il lunerio. Una delle sue ultime performance era stata anche nel cortometraggio “Maremaje” di Giovanni Atturio. La città di Vasto saluta uno dei suoi figli, interprete di quella cultura popolare vera e sincera. Ciao Ballareine, salutaci la signorina Livia e cantaci una canzone anche da lassù.