“Parturient montes, nascetur ridiculus mus”. Traduzione: “I monti avranno i dolori del parto, nascerà un ridicolo topo”. Angelo Bucciarelli, esponente dell’area critica del Partito democratico di Vasto, commenta in latino, citando un verso di Orazio, la Giunta appena nominata da Luciano Lapenna: il sindaco ha confermato gli stessi assessori che aveva revocato il 29 marzo.
“Dopo 25 giorni di inutile sceneggiata, durante i quali problemi si sono aggiunti a problemi senza un’idea delle cose da fare, come se nulla fosse, la montagna ha partorito il topolino. Tutto resta com’era”, afferma Bucciarelli.
“Premesso – sottolinea il dirigente del Pd – che l’azzeramento della Giunta è stata una discrezionalità del sindaco, legittima peraltro, a cui nessuno ha potuto opporre alcunché, la domanda ricorrente è: perché, Lapenna, l’ha fatto?
In un primo momento si è pensato, visto, diciamo così, la stanca, la lentezza dell’amministrazione Lapenna a risolvere i problemi, a una volontà di rinnovamento.
Si è pensato ad una volontà di cambiamento per imprimere un indispensabile impulso al necessario lavoro di cui la città ha bisogno. Per fare in modo che un’azione più incisiva e veloce venisse rapidamente calata su Vasto con una grande attenzione alla qualità della vita dei cittadini e dei quartieri. Per questo motivo, inoltre, si è pensato a un necessario cambiamento della Giunta in modo da fissare per ogni assessore, oltre le ovvie deleghe, gli obiettivi prioritari, secondo un preciso cronoprogramma: cosa fare, quando farlo, come farlo. Invece nulla di tutto ciò, ogni cosa resta al suo posto. Il sindaco Lapenna – è il giudizio di Bucciarelli – preferisce la conservazione al cambiamento.
Allora, continuiamo a chiederci, perché questo azzeramento, questa discutibile scelta del sindaco? Forse per una volontà prevaricatrice sul libero dibattito?
Comunque sia, aspettiamo a dare giudizi al cambiamento nella continuità e nella conservazione, anche se sarà dura per i vastesi. D’altronde, la speranza è ultima a morire…anche se – conclude Bucciarelli – è la prima ad illudere”.