Cambiare gli assessori. Dopo aver atteso tre settimane dal giorno dell’azzeramento della Giunta municipale di Vasto, Domenico Molino esce allo scoperto e torna a sventolare la bandiera della rottamazione.
“Sono passate tre settimane dall’azzeramento della Giunta. Ritengo – afferma il consigliere comunale del Partito democratico – che la città abbia necessità di sapere quale sarà la nuova Giunta che è tenuta ad amministrare questa città. Il Pd e il suo segretario con coraggio e chiarezza chiedono a Lapenna un chiaro segno di cambiamento, non solo di uomini e donne, ma un cambiamento in grado di portare freschezza e voglia di fare, quella che negli ultimi tempi è venuta meno”.
Fare presto – “La campagna del sindaco non può che essere confermata anche da me. L’impegno dell’amministrazione che ha fatto sì che arrivassero 10 milioni di euro di investimenti a Vasto è sotto gli occhi di tutti e bisogna dare merito per questo lavoro. I cittadini ora chiedono di sbloccare due temi importanti del quotidiano: l’ordinario, la manutenzione, pulizie delle strade e dei giardini pubblici e di far partire il bando per la videosorveglianza, che oggi ha trovato il suo contraente, ma che può essere affidato dopo che le carte di bilancio saranno pronte e, per fare questo, ci vuole la Giunta. Una Giunta che, ridando valore al tempo, riesca a porre in essere obiettivi che questa amministrazione ha preso in carico nel 2011. I cittadini non possono più aspettare. Ritengo importate che Lapenna porti avanti l’impegno preso con la città nel 2011 ed è suo dovere governare fino al 2016. Oggi non resta che dare corso alla richiesta del Pd di un cambiamento reale e di ricomporre la Giunta, subito operativa in breve tempo, per dare risposte ai cittadini. In questo periodo sono stato in silenzio perché porto avanti la mia campagna elettorale per le regionali, mi premeva dire queste cose. Il Pd è apprezzato in città, il gruppo consiliare è coeso sulle scelte che il sindaco prenderà. Non ci sono situazioni ostative nel porre in essere il nuovo esecutivo”.