I vertici della vigilia di Pasqua non hanno portato la soluzione della crisi. Il Sabato Santo della politica vastese è trascorso tra due incontri in cui, oltre a ribadire alcuni dei punti programmatici da attuare nei restanti due anni di mandato dell’amministrazione Lapenna, non si sarebbe trovata la quadra sulla nuova Giunta, nonostante l’intervento di Giovanni Legnini: il sottosegretario all’Economia ha cercato di fare da paciere tra due fazioni che rimangono in netto contrasto.
A Vasto il parlamentare teatino del Pd ha trovato la conferma della frattura che divide in due il partito e, più in generale, la coalizione di centrosinistra: da un lato i sostenitori del sindaco, che vogliono confermare la Giunta così com’era prima dell’azzeramento, dall’altro l’area critica del Pd, che tiene duro sulla linea del ricambio degli assessori.
Incontri informali, colloqui e faccia a faccia sono sempre più frequenti. La giostra delle trattative non si è fermata neanche a Pasqua. Chi sale e chi scende? E’ ancora un rebus. In ogni caso, chiunque dovesse essere costretto a scendere dalla giostra dell’amministrazione costituirebbe un problema serio per Lapenna e per il prosieguo della sua tempestosa navigazione verso l’approdo del 2016.