Quali sono i dolci della tradizione vastese più adatti per festeggiare la Pasqua? Lo abbiamo chiesto agli esperti. Siamo entrati nel cuore di una delle pasticcerie più antiche di Vasto, nel laboratorio, lì dove si preparano i prodotti che arrivano sulle tavole cittadine. Qui tra uova, farina e impasti, Christian Toni De Fanis, 36enne pasticcere vastese, grande amore e passione per il proprio lavoro, che ci ha svelato come la squadra di professionisti si è preparata alla Pasqua.
Nei periodi di festa il dolce è ancora molto richiesto?
Sì, nonostante la crisi nel periodo pasquale in media abbiamo aumentato lavoro e produzione di circa il 30% in più, le feste sono ancora tanto sentite dai vastesi ed è giusto che sia così.
Quali dolci avete preparato per la Pasqua?
Mostaccioli, fiadoni di formaggio e dolci, cuori ripieni di mandorle, agnelli farciti, colombe, torte pasquali, uova di pasqua, bocconotti farcito al limone o al cioccolato, cavalli, pupe e la pastiera napoletana, che anche se non è un dolce tipico vastese è comunque richiesto.
Avete sperimentato qualcosa di nuovo?
Per questo periodo no, siamo molto legati alla tradizione e abbiamo rispettato quelle che sono le richieste del mercato locale, quindi ampia scelta di dolci della tradizione.
Qual è secondo te tra questi il più adatto alla Pasqua vastese?
Senza dubbio il fiadone, per Pasqua è quello che ci vuole. Inoltre è molto semplice da preparare, uova, farina e zucchero.
E il più difficile da preparare?
Il fiadone al formaggio perché bisogna capire la stagionatura dei formaggi per non renderlo troppo asciutto, anche perché la pasta è simile a quella del dolce.
Come si prepara un dolce classico come la colomba?
Ci vuole una manualità non indifferente, per lavorare la pasta, per l’impasto e per la lievitazione, bisogna essere abili a maneggiare. Inoltre i tempi sono lunghi, in media ci vogliono 20/21 ore incluse cottura e lievitazione. Per il panettone, ad esempio, sono necessarie 22/23 ore.
E per l’altro classico, l’uovo di Pasqua?
Utilizziamo la macchina per il cioccolato e poi le forme, non è molto difficile, ma ci vogliono ingredienti doc e per fortuna li abbiamo, inoltre l’attenzione alla temperatura è fondamentale.
Dietro tutte queste bontà c’è tanto lavoro, si inizia all’alba.
Il capo pasticcere Mario Tiberio inizia alle 3 poi arriviamo noi verso le 5 e ci occupiamo della preparazione dei vari ingredienti fino ad arrivare alla cottura. Io lo faccio da 21 anni, è una grande passione che è nata da subito, mi piace molto fare questo lavoro.
Qual è la soddisfazione maggiore?
Qui si pratica l’arte del creare, il momento più bello è però alla fine, anche se in un certo tipo di preparazione noi lavoriamo anche sullo studio del dolce e sulla creatività. Poi è anche ovviamente motivo di soddisfazione sapere che piaccia al cliente, sia dal punto di vista estetico che del sapore.
Tutto grazie all’impegno di una squadra collaudata che funziona da anni.
C’è chi lavora nell’ombra, ma offre sempre il proprio contributo al massimo e con grande professionalità. Tonino La Verghetta, oltre ad aver aperto nel 1976 la nostra pasticceria, ne è anche il responsabile. In laboratorio ci sono Mario Tiberio, Carmine Martinelli, Claudio Giuliani, Rosa Iovine, Graziella Di Falco, Patrizio D’Ascenzo e Mara Cinquina. In pasticceria c’è Pina Falcone, che è la responsabile del rapporto con il pubblico e che lavora a stretto contatto con i figli Oriana ed Emanuele La Verghetta, oltre a Massimo Ruffilli, Agnese La Verghetta, Giovanna Cinquina, Angelo Galante, Anna Maria Marcovecchio e Carla Seccia. Da tutti un augurio di buona Pasqua, sperando che i nostri dolci continuino a piacere a vastesi e non.
Foto – I dolci vastesi per la Pasqua
I dolci vastesi per la Pasqua