A oltre quattro mesi dalla morte, non sono ancora riusciti a far rientrare in Italia la salma del loro congiunto. Si trova ancora a Città del Messico il corpo di Lorenzo Sassanelli, il sansalvese rapinato e ucciso a dicembre nella capitale messicana. La sorella, Alessandra Sassanelli, mette nero su bianco l’appello dei familiari:
“La sera del 06/12/2013 mio fratello Lorenzo Sassanelli, residente a Cancun da circa 7 anni, si trovava a Città Del Messico e prende un taxi per recarsi da un amico. Alle 21.30 circa l’amico non vedendolo arrivare lo chiama e Lorenzo risponde di non sapere dove il taxi lo stava portando, dice anche di vedere un cartello che indicava Av. Oceania.
L’amico dopo circa 15 minuti prova a richiamarlo ma, da quel momento, il telefono di Lorenzo risulta sempre spento. Allarmato chiama l’Ambasciata Italiana in Messico, che si trova proprio a Città Del Messico, denunciando l’accaduto.
Io vengo informata solo il giorno 09/12/2013 dalla fidanzata di mio fratello, la quale mi informa su ciò che è accaduto e mi dice di mettermi subito in contatto con l’Ambasciata.
L’Ambasciata mi comunica che le ricerche sono già iniziate e che è stata avviata un’indagine. Le ricerche sono andate avanti fino al giorno 04/03/2014 giorno in cui mi comunicano di aver ritrovato un corpo la cui somiglianza era netta con mio fratello Lorenzo, ed era già stato disposto l’esame autoptico e Dna. Il suo corpo però è stato trovato il 07/12/2013 nel Estado De Mexico, Stato confinante con il Distrito Federal (Città Del Messico).
Le autorità messicane giustificano questo ritardo dicendo che non c’è stata comunicazione tra i due Stati.
Giovedì 13 marzo 2014 mio marito si reca presso lo studio del nostro legale per un riconoscimento fotografico e purtroppo conferma che il corpo appartiene a mio fratello Lorenzo. Da quel giorno siamo in attesa dell’ufficializzazione della morte di mio fratello e dell’esito degli esami. In questo periodo ci siamo recati anche in Farnesina per chiedere le procedure per il rientro della salma, non siamo stati ricevuti dalla funzionaria che segue il caso dall’Italia ma, solo ascoltati telefonicamente. La dottoressa ci ha informati che dovevamo continuare a restare in contatto con l’Ambasciata Italiana in Messico, l’unica informazione certa che ha saputo darci è che il rientro della salma è tutto a carico nostro. Noi l’abbiamo informata che non disponiamo, purtroppo, della somma per far rientrare Lorenzo in Italia. Lei ci ha suggerito di fare una colletta tra parenti ed amici, altrimenti verrà tumulato in Messico e solo in quel caso le spese saranno a carico dello Stato. Con una mail del 11/04/2014 un’altra funzionaria dell’Ambasciata Italiana in Messico comunica che il riconoscimento fotografico deve essere fatto e firmato da me”.
Lettera ad Alfano – Della vicenda verrà interessato il Governo nazionale. Il consigliere regionale Paolo Palomba annuncia una lettera al vice premier, Angelino Alfano, e un’interrogazione in Consiglio regionale.