Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della compagnia petrolifera inglese Medoilgas contro il ministero dell’Ambiente in merito alle autorizzazione sulle perforazioni petrolifere in Adriatico della piattaforma Ombrina Mare situata nel tratta antistante la costa abruzzese tra Ortona e Vasto.
Secondo i giudici, è stato corretto il comportamento del ministero, all’epoca guidato dal ministro Andrea Orlando, che bloccò l’impianto a mare chiedendo anche una Aia, ossia un’autorizzazione integrata ambientale.
La decisione del ministero dell’Ambiente fu presa anche alla luce dell’imponente manifestazione contraria che il 14 aprile 2013 portò a sfilare per le vie di Pescara oltre 40 mila persone contrarie al progetto Medoil.
“L’autorizzazione integrata ambientale – si legge nella sentenza – costituisce espressione del principio di precauzione stabilito dalla normativa europea, per la tutela dell’ambiente e per la difesa della salute umana, valore che nella gerarchia di principi costituzionali viene collocato al vertice”.
Il progetto Ombrina Mare sarebbe stato realizzato davanti ad un’area che la Regione Abruzzo ha già destinato alla creazione del Parco della Costa teatina, area protetta che verrà realizzata proprio tra i comuni di Ortona e Vasto. (ANSA)
Sel: “Vittoria del centrosinistra” – “Tra i soggetti formalmente costituiti contro la Medoilgas vi è stato il Comune di Vasto. Il sindaco, Sinistra ecologia e libertà e le altre forze del centro-sinistra che sostengono questa amministrazione, ottengono un risultato di cui andare orgogliosi”. Così Alessandro Cianci, coordinatore provinciale di Sel, commenta la sentenza del Tar del Lazio.
“Naturalmente – avverte – la strada contro la petrolizzazione della nostra costa è ancora lunga e sono centrali gli sforzi dei tanti movimenti, associazioni e singoli cittadini, che in questi anni hanno svolto un lavoro esemplare”. Cianci ribadisce “l’importanza di dotare la Regione Abruzzo di apposite leggi regionali che tutelino e valorizzino il nostro territorio, la bellezza della nostra natura e che promuovano un nuovo tipo di sviluppo”.
Lapenna: “Vittoria delle regole, della salute, del turismo, dell’ambiente e di tutti gli abruzzesi” – “La Pubblica Amministrazione cittadina dopo aver preso atto che il progetto della Medoilgas s.p.a. prevedeva la realizzazione di un “centro oli galleggiante” per lo stoccaggio e la desolforazione sul posto del greggio estratto dai fondali marini con l’incenerimento di ben 200 tonnellate al giorno di materiale di scarto per la durata di almeno ventiquattro anni, si era impegnata, con deliberazione del Consiglio Comunale n.19 del 14 Marzo 2013, a mettere in campo ogni utile azione a evitare la realizzazione dell’impianto stesso. Pertanto, in data 17 Ottobre 2013, con deliberazione di Giunta Comunale n.315, veniva dato incarico all’Avvocatura comunale di costituirsi in giudizio contro il ricorso della Medoilgas s.p.a, promosso avanti al T.A.R. Lazio, ad adiuvandum il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Comune di San Vito Chietino.
La sentenza odierna è un successo straordinario che ci permette di guardare al futuro del nostro territorio con maggiore ottimismo – sottolinea il primo cittadino – inoltre, esprimo un sentito ringraziamento all’Avvocatura del Comune di Vasto e agli Avvocati che ne fanno parte – Nicolino Zaccaria e Stefano Monteferrante – per aver difeso e rappresentato le istanze della Pubblica Amministrazione cittadina nel corso del procedimento ad adiuvandum il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Comune di San Vito Chietino”.