“Pazienti che, per mancanza di posti letto al San Pio di Vasto, sono costretti a rimanere in appoggio nella sezione del Pronto Soccorso denominato Osservazione Breve Intensiva (O.B.I. ). E’ indecente oltre che pericoloso, in un ospedale come quello di Vasto che non ha posti letto a sufficienza per chi si rivolge al nosocomio bisognoso di cure e assistenza”. Lo afferma Enrico Del Villano, segretario provinciale del Nursind il sindacato delle professioni infermieristiche.
“Al clinicizzato di Chieti, hanno risolto il problema ormai da tempo – prosegue Del Villano – facendo firmare un modulo dove i pazienti dichiarano di essere stati informati che per le proprie condizioni cliniche hanno necessità di ricoverarsi ma poiché al momento non ci sono posti letto e non si può essere trasferiti in altre strutture si accetta di essere sistemati temporaneamente in barella.
La verità è che ci sono pochi posti letto per la popolazione del Vastese e con la chiusura/riconversione di quello di Gissi tutta l’utenza o gran parte di essa si riversa sull’unico nosocomio rimasto in piedi e che sta scoppiando. Il nuovo Ospedale chissà quando lo costruiranno e i poveri utenti devono fare a gomitate per assicurarsi un posto letto, senza parlare del super-lavoro che i colleghi infermieri sono costretti a subire , della qualità assistenziale e della sicurezza dei ricoverati.
Intanto nel PTA di Gissi – conclude Del Villano – sono rimasti 17 unità di personale ausiliario, ovvero ben 5 unità in più di quelle previste. Inoltre altro personale ausiliario giunge dall’ospedale di Vasto per fare turni in straordinario e che le pulizie della portineria dell’ex ospedale vengono effettuate da personale inviato dal Comune di Gissi”.