Esaminare il cellulare dell’imputato per rivelare il traffico telefonico del novembre 2012. Lo ha disposto il giudice del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, al termine dell’udienza di stamani sul duplice omicidio di via Anghella.
Il magistrato ha interrogato i due marescialli dei carabinieri, ma anche altri tre testimoni la cui deposizione non era prevista alla vigilia dell’udienza, al termine della quale ha emesso un’ordinanza in cui nomina l’ingegner D’Orazio consulente tecnico d’ufficio. Sarà lui nella prossima seduta, fissata per il 6 maggio, a prestare giuramento e a dire se è possibile risalire al traffico telefonico di Marco Del Vecchio. E’ un elemento che il gup ritiene necessario ai fini delle sue valutazioni.
La mattinata – Si torna in aula per ascoltare due marescialli dei carabinieri. Uno di loro è Marco Santacroce, l’esperto del Ris di Roma che deve riferire i risultati delle analisi di laboratorio svolte sui reperti trovati sulla scena del crimine. L’altro sottufficiale, invece, è in servizio presso il Nucleo operativo della Compagnia di Vasto.
Si torna in aula per celebrare una nuova udienza del processo per l’omicidio dei coniugi Emidio Del Vecchio e Adele Tumini, avvenuto il 17 novembre 2012. L’imputato è il figlio, Marco Del Vecchio, 39 anni, arrestato dai militari la mattina successiva mentre si aggirava per il centro storico.
Oggi Santacroce riferirà sull’esito delle analisi genetiche sulle tracce di sangue trovate sulle scarpe e la giacca indossate dall’imputato al momento dell’arresto, avvenuto nel centro di Vasto, e su due Mocio-Vileda trovati che potrebbero essere stati utilizzati per ripulire il luogo del delitto. Inoltre, il magistrato giudicante avrà presto a disposizione anche gli esiti della perizia sui tabulati telefonici delle tre persone che ha indicato nell’ordinanza di febbraio.
Nella prossima udienza, si rinnoverà la discussione tra accusa e difesa, con la requisitoria del pm, Enrica Medori, e le arringhe degli avvocati di parte civile (Gianni Menna) e difesa (Raffaele Giacomucci). Poi si andrà a sentenza.