Lo scorso 29 marzo il sindaco di Vasto Luciano Lapenna ha azzerato la giunta comunale. Da allora è incessante il fuoco incrociato a colpi di comunicati stampa e lettere aperte tra opposizione e maggioranza in consiglio comunale e tra gli stessi gruppi di maggioranza. Il tutto senza che, dopo 16 giorni di assenza degli assessori, si veda l’avvicinarsi di una soluzione.
A seguito del vertice di maggioranza del 10 aprile il segretario del Pd, Antonio Del Casale, aveva inviato una lettera aperta al sindaco (clicca qui). Parole che non sono andate giù al resto dei partiti che formano la coalizione alla guida della città. Infatti, con una nota a firma di segretario PRC Maria Perrone Capano, capogruppo PRC Paola Cianci, segretario PSI Luigi Rampa, capogruppo PSI Gabriele Barisano, segretario SEL Sante Cianci, capogruppo SEL Maurizio Vicoli, capogruppo Gruppo Misto Elio Baccalà, arriva la risposta alle sue parole.
“In quell’incontro – spiegano gli esponenti dei partiti di centrosinistra- , che ha confermato alcune posizioni che ci saremmo aspettati venissero smussate per il bene dei cittadini di Vasto (a nessuno conviene rischiare il commissariamento della città), abbiamo sottolineato che questa amministrazione, pur con i limiti che nessuno si nasconde, ha portato a termine ed ha avviato numerosi progetti. Solo per elencarne qualcuno, la Giunta Lapenna – negli ultimi mesi – ha posto in essere il programma di recupero urbano, la riqualificazione di Vasto Marina, la ristrutturazione dell’ex carcere a fini di edilizia popolare, la riqualificazione del mercato di Santa Chiara, l’inizio dei lavori di Via San Rocco, l’approvazione del piano asfalti. Potremmo continuare, ma già questo dovrebbe rendere l’idea di quanto sia poco obiettivo puntare la polemica sui limiti di questa amministrazione (sui quali pure bisognerà discutere) senza mai citare i risultati oggettivi”.
Per i 3 gruppi consiliari è necessario fare i conti con quelle che sono le risorse disponibili per l’ente. “Se fino a pochi anni fa lo Stato trasferiva ai Comuni risorse pari a quasi €.200 per ogni cittadino, oggi gli stessi Comuni possono contare solo su €.11 per ogni cittadino. Come hanno risolto questo enorme problema la stragrande maggioranza dei Comuni italiani? Aumentando le tasse cittadine (specie quella sui rifiuti) o tagliando i servizi. A Vasto non è capitata nessuna delle due cose. Dimenticare questo aspetto essenziale significa chiudere gli occhi di fronte ai problemi.
Allo stesso tempo, solo chiudendo gli occhi di fronte a questi risultati si può dare un giudizio di così netta sfiducia nell’amministrazione come si legge tra le righe della lettera del segretario del PD, Antonio Del Casale. E d’altronde lo stesso decreto di azzeramento della giunta conferma la nostra valutazione. Viene da chiedersi: il PD sfiducia il suo sindaco dopo aver trovato la fiducia espressa nell’assemblea dello scorso 4 aprile. Cosa è successo in questi pochi giorni?”.
Nella riunione del 10 aprile, secondo i partiti della sinistra vastese, è emersa come “la causa della crisi è di natura politica, interna allo stesso PD ed in quell’ambito, soprattutto va risolta. Noi siamo assolutamente disponibili a trovare le migliori soluzioni alla crisi, e lo diciamo considerando l’urgenza con la quale la crisi va risolta, pena il rischio di commissariamento a breve. Ma il PD, quale partito di maggioranza relativa, che conta il maggior numero di consiglieri comunali, il maggior numero di assessori, che esprime il Sindaco, il Vicesindaco ed il Presidente del consiglio comunale, non può limitarsi a proporre il rinnovamento di una giunta che sta portando avanti molti progetti e che si bloccherebbero se la stessa Giunta non venisse riconfermata. Da un partito come il PD ci aspettiamo proposte concrete che purtroppo non abbiamo sentito in questo periodo, nel quale si è notata piuttosto una propensione alla polemica che soffoca l’attività amministrativa della città”.