Proseguono gli appuntamenti dell’edizione 2014 dei Giovedì Rossettiani, interessanti incontri culturali promossi dal Centro Studi Rossettiani e dal Comune di Vasto. Domani, giovedì 10 aprile, alle 18 nella Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, sarà lo scrittore Francesco Piccolo, scrittore e sceneggiatore di Nanni Moretti (“Il Caimano” e “Habemus Papam”) e di Paolo virzì (“La prima cosa bella”, “Il capitale umano”), tra i candidati al premio Strega 2014, a presentare le sue opere, soffermandosi in particolare sul suo ultimo lavoro “Momenti di trascurabile felicità”, in un dialogo con Giuseppe Leonelli (Università Roma Tre). Le letture saranno affidate ad Alessandro Quarta.
Recensioni. Sono stato convinto per gran parte della lettura del nuovo libro di Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti, che I barbari di Baricco non fosse più l’unico libro ad avere spiegato con straordinarie intelligenza e intuizione il cambiamento di questo millennio…
Luca Sofri, Il Post
Si impara, leggendo Piccolo, che l’indulgenza comica può essere precisa tanto quanto la spietatezza comica. Una scrittura intelligente non può correre il rischio di essere reticente. E infatti il libro affastella una lunga serie di comportamenti e pensieri non necessariamente edificanti nè commendevoli. Anzi. (…) Le trascurabili felicità qui elencate consistono, per dirla un po’ pomposamente, nell’arte di riconoscersi. Di sentirsi nei propri panni. Di accettarsi non perchè ci si stimi incondizionatamente, ma al contrario perchè si arriva a possedere il codice di se stessi anche attraverso i difetti e le debolezze.
Michele Serra, la Repubblica
Momenti di trascurabile felicità di Francesco Piccolo è un catalogo del quotidiano, di un io narrante, che è spesso è una eterna, amorosa, seconda persona singolare, che mente, scherza, pontifica, intigna, tradisce, ritratta e parcheggia in seconda fila. Come tutti i cataloghi, gli elenchi e le liste, è affascinante.
C’è qualcosa, più di qualcosa, in queste pagine osservate, interrotte e innamorate di Francesco Piccolo che dunque fa eco in chi legge. Un’eco fortissima. C’è qualcosa in Momenti di trascurabile felicità che chi legge già conosce e che ritrova e che quindi, con dolcezza e stupore, accomuna.
Chiara Valerio, l’Unità