Venerdì 4 aprile, presso il Centro Culturale “Aldo Moro” di San Salvo, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, è stata presentata la tragedia di Sofocle Edipo re. Non è un evento frequente vedere rappresentato questo genere teatrale nella nostra cittadina e ancor meno frequente che gli attori siano quasi tutti poco più che diciottenni.
La rappresentazione, seguita da un pubblico di tutte le età, ha suscitato un vero e proprio terremoto emotivo nell’animo di coloro che hanno avuto la fortuna di assistervi. La tragedia antica ha questo potere, in particolare questo capolavoro di Sofocle che ci mette tutti di fronte agli aspetti inconfessabili dell’animo umano, frutti del destino ma anche della nostra volontà.
La cosa però che credo abbia emozionato di più i presenti e che ha generato in loro un certo stupore, è stata la presenza sul palco di attori che, pur giovanissimi, hanno saputo dare voce e corpo a personaggi così lontani dal loro vivere quotidiano, in questo supportati e spinti dal regista Luigi Cilli e sua moglie l’attrice Stefania Pascali.
Vedere personaggi e ascoltare parole di Sofocle attraverso ragazzi di San Salvo Marina come Fabio Arrivabene, Pierluigi Baisi, Francesco Cervellino, Massimo Maci e l’attrice professionista Liliana Laera che insieme con il tecnico Christian Porfino hanno sacrificato tanti pomeriggi, serate, studio compreso, ci lancia un messaggio di speranza e fiducia: i nostri figli, e tanti altri che come loro si appassionano alle arti, allo studio, al sano sport, sono migliori di quanto noi adulti ci immaginiamo. Questa nostra società, che ha tanto bisogno di persone appassionate e amanti della bellezza, deve investire tante energie in loro se non vuole correre il rischio di soffocare tra pil, spread, mib, ecc. e consegnare all’oblio tanta ricchezza umana.
Un grazie a tutti loro, che hanno fatto vibrare così forte le corde dell’anima di tutti i presenti e quelle del cuore di noi genitori che, con trepidazione ed una punta di orgoglio, li hanno sempre seguiti e incoraggiati in questa loro passione nata, come tutte le passioni, per divertimento.
Grazie in particolare a Luigi e Stefania che hanno intravisto in loro questa voglia di mettersi in gioco e soprattutto perchè, a differenza di tanti altri adulti, hanno creduto in loro.
Adriano, un papà degli attori