Lo Sporting Vasto cambia, non solo per quanto riguarda alcune cariche societarie, le novità interesseranno anche il nome del club che diventerà Asd Pro Vasto Calcio. E’ la stessa società ad annunciarlo con un comunicato.
“Lo Sporting Vasto cambia – si legge nella nota diffusa dal club -, fuori il presidente Luciano Di Pasquale, subentra Massimo Fabrizio, titolare della carrozzeria Futurcar. Escono alcuni dirigenti, restano l’ispettore di polizia Vincenzo Stabile, responsabile del settore giovanile, Mario Di Tullio, agente di polizia per il settore piccoli amici e pulcini, Michele Lacanale, dipendente del Centro del Vasto.
Lo Sporting Vasto cambierà denominazione in Asd Pro Vasto Calcio entro il termine ultimo del 25 giugno, provando anche a rilevare il titolo sportivo di qualche società di Prima Categoria o di Promozione e ripartire da lì. Se l’operazione dovesse andare in porto la società vastese farà una fusione incorporando quella che cede il titolo.
Restano come sponsor i fratelli Ivano e Marco Larivera, titolari di Climaterm e Edison Energia, la Gulliver Edizioni Didattiche, la responsabile del centro psicologi, dottoressa Amina Di Fonzo, la segretaria Lucia Reale, Sergio Melluso, investigatore privato e allenatore fresco di corso Figc.
Si spera che almeno ora ci lascino in pace – prosegue il comunicato – una società pulita senza debiti, pronta a fare bene per il prossimo campionato. La società Sporting Vasto come quest’anno è sempre aggregata all’oratorio Salesiano Don Bosco a cui partecipa attivamente prendendo tutti i ragazzi di famiglie economicamente in difficoltà.
Lo facciamo perchè vivendo con Don Bosco si impara a conoscere la vita e i valori della stessa. La società rilascia come sempre le tessere dell’oratorio a tutti i ragazzi. Operiamo nel sociale facendo opere di bene. Quest’anno abbiamo partecipato alla realizzazione del parco giochi con una somma di 5.200 euro. Abbiamo donato 150 maglie per la sagra del pesce, per un valore di 800 euro.
Ci dispiace – conclude il comunicato dello Sporting Vasto – che di tutte queste cose non si parli. Si parla solo dei lati negativi, senza sapere e senza chiedere. Quelli positivi invece non vengono presi in considerazione. Speriamo in futuro di essere giudicati per quello che facciamo e non per quello che dicono in giro”.