Il cantiere di via Santa Lucia non è irregolare. Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine sul contenzioso legale che ha visto da un lato la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggisti d’Abruzzo e il Comune di Vasto e, sul fronte opposto, l’impresa edile Effeci costruzioni, di cui, al momento del sequestro, era amministratore l’ingegner Corrado Sabatini, consigliere comunale a Vasto e socio della medesima srl.
Dopo il dissequestro disposto dal Tribunale amministrativo regionale (leggi la notizia), “la Effeci costruzioni, società proprietaria dell’edificio in via Santa Lucia, ha ottenuto dal Consiglio di Stato ulteriore conferma della legittimità della sua costruzione”, annunciano in un comunicato Salvatore De Simone e Giuseppe Gileno, gli avvocati dell’impresa di costruzioni.
“La Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio dell’Abruzzo, non soddisfatta della decisione resa dal Tar d’Abruzzo, ha impugnato avanti alla sesta sezione del Consiglio di Stato ed ha sostenuto la erroneità della sentenza resa dal Tar d’Abruzzo il 6 agosto 2013, alla cui impugnazione ha aderito il Comune di Vasto, incaricando un professore universitario e depositando note scritte a cura dell’Ufficio urbanistico comunale.
Il Consiglio di Stato, nell’udienza del 25 marzo scorso, ha respinto l’appello sul ricorso”, accertando definitivamente la legittimità del cantiere che si trova nei pressi del viadotto Histonium.
De Simone e Gileno sottolineano “la pervicace condotta della pubblica amministrazione diretta non alla difesa di un pregiudizio reale e concreto, sibbene alla difesa di una cavillosa tesi, condotta, questa, rivelatrice dell’inquinamento dei principi di imparzialità e buon andamento, di cui all’articolo 97 della nostra Costituzione, principi cui deve uniformarsi ogni amministrazione pubblica”.