“I carabinieri sono il primo presidio di legalità dello Stato con la loro presenza, anche nei comuni più piccoli e remoti nella nostra Italia”. Lo ha affermato il sindaco di San Salvo, Tiziana, Magnacca, partecipando questa mattina al convegno Percorsi di legalità per il nostro futuro promosso dalla dirigente dell’Ipsia Mattioli” di San Salvo, la professoressa Maria Luisa Di Mucci.
Ospite l’Arma dei carabinieri, che quest’anno festeggia i duecento anni dalla sua fondazione, e in particolare il maggiore Giancarlo Vitiello, comandante della Compagnia di Vasto, il luogotenente Giuseppe Lavecchia, comandante della stazione di San Salvo e il maresciallo capo Ciro D’Augelli del nucleo operativo.
Il sindaco ha ringraziato i carabinieri per il lavoro svolto a San Salvo, sempre in prima linea anche nelle recenti operazioni che hanno portato al sequestro d’ingenti quantità di droga. “Un lavoro fatto nella quotidianità a servizio dei cittadini – ha commentato Magnacca – mettendo a rischio la loro vita per la sicurezza di tutti. Un grazie particolare in quest’anno nel bicentenario della loro istituzione, e per l’attività benemerita che svolgono nella nostra città”.
La dirigente Di Mucci – che prima di iniziare il convegno ha fatto osservare un minuto di silenzio in ricordo della studentessa vastese del Liceo artistico morta ieri a Vasto – ha spiegato il cammino di legalità portato avanti dalla scuola che dirige per educare i ragazzi alla legalità anche con la conoscenza diretta di chi è impegnato in prima linea nella salvaguardia dei cittadini e del territorio.
Il maggiore Vitiello ha illustrato le diverse articolazioni dei carabinieri con l’ausilio di un filmato e di come si può accedere all’Arma da carabiniere semplice, maresciallo o ufficiale. “Abbiamo anche un impegno da espletare più informativo e preventivo rispetto a quello repressivo – ha detto Vitiello – incontrando gli studenti e la popolazione per spiegare il nostro lavoro ma soprattutto per educare ai percorsi da seguire nelle diverse situazioni per individuare il mancato rispetto della legge”. Lavecchia ha parlato di sicurezza stradale, bullismo e stalking, casi che vedono spesso per protagonisti i ragazzi, mentre D’Augelli ha mostrato le tecniche scientifiche, sempre più raffinate e sofisticate, nella rilevazione delle impronte digitali anche da un semplice foglio di carta.
Il responsabile dell’Ipsia, Edmondo Laudazi, ha tirato le conclusioni della giornata ricordando come questi incontri consentono di mettere a contatto gli studenti con le istituzioni presenti nel territorio e in questo caso “coloro che indossando una divisa assicurano legalità e sicurezza”.