“Dopo il danno, anche la beffa: nessuno risarcisce nulla”, dice Domenico Ranieri. Venerdì sera il segretario provinciale della Confedarazione Cobas era alla guida della sua auto in località San Lorenzo, a Vasto, quando sulla strada è sbucato un cinghiale. Lo scontro è stato inevitabile.
Ranieri scrive agli organi d’informazione per raccontare “uno spiacevole episodio accadutomi venerdì 29 marzo aprile 2014, alle ore 23.10 a circa 300 metri dal centro abitato, in località San Lorenzo di Vasto, direzione nord, con un cinghiale.
Viaggiavo a velocità moderata quando, incrociando altre 3 vetture e, abbassando gli abbaglianti, senza aver avuto modo di frenare, mi sono imbattuto con un enorme cinghiale che, nell’impatto, ha distrutto la mia Fiat 500.
Ho chiamato il 112 per i rilievi del caso a testimonianza dell’avvenuto impatto, quando ho visto rialzarsi il cinghiale, tramortito e ferito con tre zampe, disperdersi nei campi.
A quel punto, i carabinieri di Vasto provvedevano ad inviarmi sul posto un carroattrezzi, in quanto la mia autovettura, ferma lungo il rettilineo, aveva riportato ingenti danni.
A pochi minuti dalla conversazione, ecco sopraggiungere una unità e successivamente altre due della Protezione civile di Vasto, capitanata da Eustachio Frangione, (a cui vanno i miei ringraziamenti per aver dato tutto il supporto necessario onde evitare ulteriori incidenti, vista la delicata posizione in cui la mia autovettura era ferma) in perlustrazione nella ricerca della nostra concittadina scomparsa.
Per un attimo ho pensato al peggio. in quanto l’animale, sbalzato nella corsia opposta mentre giungevano i tre mezzi nel senso di marcia opposto, avrebbe potuto causare altri danni. Ma gli altri automobilisti non si sono neanche accorti che ero rimasto privo di illuminazione in mezzo alla strada e hanno proseguito regolarmente la corsa. Dopo il danno, anche la beffa: nessuno risarcisce nulla. Oggi a me, a quanti ancora toccherà questa sorte?”.