Passa per Scerni il viaggio di Zonalocale.it nei campionati di Prima, Seconda e Terza Categoria per conoscere meglio le varie compagini del territorio impegnate tra sacrifici, passione e divertimento, nel raggiungimento dei propri obiettivi.
L’Ac Scerni è nata nel 1924 e quest’anno raggiunge i 90 anni, i festeggiamenti per l’importante traguardo dovrebbero svolgersi in estate. La squadra milita nel campionato di Prima Categoria, girone B e a 6 gare dal termine occupa il settimo posto con 40 punti. Su 24 partite giocate ne ha vinte 11, pareggiate 7 e perse 6. I gol all’attivo sono 40, 33 quelli subiti, 6° attacco e difesa del torneo. Roberto Lazzaro è il presidente, Salvatore Praino l’allenatore, anche giocatore.
Una stagione che tra alti e bassi sta andando bene, come conferma Vincenzo Di Lello, presidente per 9 anni, oggi dirigente: “Abbiamo avuto qualche flessione, ma il bilancio è positivo, non abbiamo grandi aspirazioni, questo non vuole dire che non tenteremo di fare i play-off e andare in Promozione, ma se dovessimo salire lo faremo a modo nostro, seguendo la nostra politica che si basa sui giovani e sull’oculatezza. Preferiamo questa realtà, senza tirarci indietro se dovesse arrivare di più”.
Per la società salire di categoria non è un’ossessione, ciò si spiega anche per la mancanza di pubblico: “Quei pochi che ci seguono – prosegue il dirigente – ci sono sempre, ma è tutta la categoria ad avere pochi spettatori. La nostra è sempre stata una piazza che a livello dilettantistico ha fatto buone cose, ha trascorsi importanti, ora l’entusiasmo è venuto meno, probabilmente condizionato anche dalla posizione di classifica”.
Tra gli obiettivi, oltre a quello di portare avanti il nome di Scerni nel miglior modo possibile, c’è soprattutto la crescita e la valorizzazione dei giovani: “Questa estate non siamo partiti per salire di categoria – spiega Di Lello -, altrimenti ci saremmo rinforzati, abbiamo fatto altre scelte. Ora andiamo avanti facendo un passo alla volta, con i giovani locali, come fatto negli ultimi tre anni. Sempre con la massima attenzione al budget, non abbiamo debiti e ci piace rispettare gli accordi, per farlo a dicembre abbiamo dovuto cedere qualche giocatore più costoso”.
I play-off sono però a portata di mano e l’ex Pro Vasto Salvatore Praino, allenatore-giocatore da tre stagioni allo Scerni, con all’attivo 5 reti, ci vuole provare: “Non era tra i nostri obiettivi, ma adesso ce la giochiamo, non ci tireremo di certo indietro”. Una carriera da allenatore, la sua, iniziata a Casalbordino: “Ringrazio Domenico Piscicelli che mi ha portato a giocare lì e poi mi ha affidato il settore giovanile”.
Il 40enne mister, residente ormai da anni a Vasto, con un passato tra C2, D ed Eccellenza (Civitavecchia, Bojano, Campobasso, Terracina, Melfi, Manduria, Cassino, Penne, Chieti, Atessa, Guardiagrele, Spal Lanciano, San Salvo), rappresenta uno dei punti di forza della squadra che è composta da molti giovani promettenti e da qualche “vecchio” marpione. Tra loro Di Martino, Vino, Del Peschio, Pollutri, Mascia, il portiere Paloucci e il capocannoniere della squadra Vitelli, che ha messo a segno 19 gol in stagione.
I rossoblu devono però fare i conti con vari problemi organizzativi: Scerni e Real San Giacomo, l’altra squadra cittadina che milita anch’essa in Prima Categoria, si allenano gli stessi giorni e negli stessi orari, costrette a dividersi il campo, sfidandosi nella partitella settimanale, tranne la settimana prima del derby. “Siamo forse le uniche realtà a non potersi allenare su tutto il campo – puntualizza Praino – anche per questo sostengo che stiamo facendo tantissimo”.
Eppure la stagione era iniziata nel migliore dei modi, il secondo posto e una sola sconfitta, due settimane fa la squadra era terza, poi il calo, ma da queste parti non si fanno drammi. “La nostra rosa – afferma il mister – non è paragonabile con le prime, anche a livello organizzativo, qui c’è gente che fai i turni e bisogna adattarsi. Quest’anno in Promozione ed Eccellenza girano meno soldi, i giocatori scendono di categoria e vanno dove sono pagati, di conseguenza il livello si è alzato. Ci sono 7/8 squadre nel girone che hanno almeno 7 titolari che hanno militato in Promozione ed Eccellenza. Noi ne abbiamo 3/4, normale che la nostra esperienza sia inferiore. Il Palombaro ha preso Pierri dall’Altinrocca in Eccellenza e non solo, ma nonostante tutto ha tre punti più di noi. Ciò che stiamo facendo, con tutti i nostri limiti, è motivo di orgoglio”.
Come si riesce a fare calcio in questo modo? “E’ difficile – risponde l’ex presidente Di Lello – se il prossimo anno Lanciano dovesse salire in A ci sarà ancora meno pubblico, molti del Vastese andranno al “Biondi” la domenica”. Oltre alle carenze strutturali, come ribadisce il tecnico: “Che progetto ci può essere così? Fosse per me partirei direttamente dalla Promozione, certe categorie non hanno più senso. Giochiamo su campi non a norma, quanto accaduto a Roccaspinalveti domenica lo dimostra. Meglio investire sui giocatori locali, in alcuni casi, si hanno gli stessi risultati di chi spende tre volte. Ecco perchè sono qui, potendo dare una mano mi sono messo a disposizione anche come giocatore, è un risparmio per la società”.
Campionato che per l’allenatore-giocatore è ancora aperto: “Casalbordino e Palombaro per me sono le più forti, quando hai 2/3 attaccanti di livello in queste categorie valgono mezza squadra. Lo United Cupello merita la posizione che ha, Di Francesco è un grande motivatore, ma la rosa del Casalbordino è composta tutta da gente di categoria superiore, spendono e hanno 100 tifosi al seguito e anche questo nel calcio fa la differenza”.
Lo Scerni punta e lancia giovani locali, come D’Ascenzo, ora alla Virtus Cupello, che lo scorso anno ha realizzato 40 gol con la juniores ed è poi andato al Teramo nella Beretti nazionale. Oltre a lui è cresciuto qui anche Tinaro, inoltre è stato ingaggiato un promettente portiere classe ‘94 da Casalbordino. Per Zinni e Ottaviano sono arrivate richieste da squadre di Serie D. “Preferiamo i giovani agli ultratrentenni- spiega di Lello -, ma ovviamente non bastano, ci vuole la giusta dose di esperienza, negli ultimi anni abbiamo avuto al massimo 5 giocatori esperti, il resto erano tutti fuoriquota. I ragazzi che sono qui li teniamo per farli giocare perché sono validi e così crescono.Quest’anno non abbiamo allestito il settore giovanile e probabilmente abbiamo sbagliato, lo scorso campionato la nostra juniores ha perso la finale regionale”.
Fuori dal campo la solidità del gruppo e i rapporti umani sono fondamentali. Di Lello e il direttore sportivo D’Ercole si allenano con la squadra e dopo le partite, come da tradizione, si va tutti insieme al chiosco per un brindisi, indipendentemente dal risultato. Qui non si è perso lo spirito di gruppo.
Di seguito l’organigramma e la rosa dell’Ac Scerni.
Presidente: Roberto Lazzaro
Vicepresidente: Gaetano Tascione
Dirigenti: Vincenzo Di Lello, Angelo Carlucci, Luca Carlucci, Lucio Benedetti, Alfonso Ottaviano, Alfonso Di Fonzo, Maurizio Scaccia
Segretario: Giuseppe Menna
Tesoriere: Franco Giacomucci
Direttore Sportivo: Nicola D’Ercole
Custode: Adriano Pensa
Portieri: Del Peschio Eduardo (74), Paolucci Luciano (94), Di Fonzo Valerio (90)
Difensori: Zinni Andrea (95), Pollutri Francesco (87), Mascia Giordano (91), Ciancaglini Alessio (89), Pomponio Antonio (95), D’Ercole Mario (91), Vino Michele (80)
Centrocampisti: D’Ercole Gianluca (81), Fratangelo Mauro (77), Praino Salvatore (74), Marrollo Michele (95), Ottaviano Francesco (94), Pomponio Giuseppe (72)
Attaccanti: Vitelli Eugenio (90), Tondodimamma Salvatore (93), Di Martino Ernesto (90), Cercel Marian Cristian (93), D’Ermilio Daniele (95), Verdecchia Federico (92)
Allenatore: Praino Salvatore
Le precedenti puntate del viaggio di Zonalocale.it tra le squadre di calcio del Vastese.
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