Il progetto Vastese Home Made fa ancora discutere gli appassionati, il nuovo gruppo si è detto disponibile a prendere il posto dell’attuale dirigenza. Gabriele Cerulli, presidente dell’associazione, tiene però a precisare alcuni aspetti e a rispondere .
“In seguito alla vicenda dell’eventuale rilevamento societario della Vastese calcio 1902 da parte del gruppo VasteseHomeMade e Sporting Vasto – si legge nel comunicato diffuso da Cerulli – da qualche giorno si fanno insistenti volgari domande e basse insinuazioni che restituisco ai mittenti, in merito all’amicizia nata tra me e Marco Capo, presidente dello Sporting Vasto. Se il lato sportivo della vicenda resta appeso alle traballanti certezze del gruppo attualmente in sella al club biancorosso, noi rimaniamo sulle posizioni espresse nel comunicato di risposta trasmesso martedì scorso e non intendiamo tornarci sopra.
C’è un altro lato, personale, che intendo immediatamente sgombrare intanto facendo presente che qualora dovessero maturare in tal senso prove in mio possesso, non esiterò un attimo a recarmi in Procura al fine di tutelare la mia persona. Io ho un grande sogno, Marco ha messo a disposizione una struttura economica e di settore giovanile da integrare all’esistente. Punto. La vita privata ed il passato di ciascuno, non sono certamente meno prestigiosi di chi fa illazioni a sproposito, a meno che possano affermarlo con prove documentate, di avermi incontrato nei locali notturni (night) che essi abitualmente frequentano assieme a personaggi non proprio di alta livrea.
La vita privata ed il passato di ciascuno – prosegue il presidente di Vastese Home Made – restano un fatto personale, un bagaglio in cui specchiarsi ogni giorno nella propria intimità. Punto. Non faccio il magistrato, non faccio il poliziotto. Sono una persona normale che coltiva un sogno poco normale: Voglio portare la Vastese in serie B! Mettete da parte i facili paragoni con il Lanciano, il mio è un sogno che vede perfettamente le mille insidie che ci sono sul cammino.
E’ un sogno consapevole che continuerò a coltivare con Marco Capo finchè egli ne darà disponibilità e dimostrerà di essere la bella persona che ho fin qui conosciuto (e viceversa, ovviamente). La stessa bella persona apprezzata da tutti quando collaborava nella Virtus di Lucio Rullo ed oggi negli ambienti dei Salesiani dove ha, tra le altre cose, realizzato un piccolo parco giochi per bambini a sue spese.
Come mai – conclude Cerulli – prima questi gesti non “incuriosivano” nessuno? Pur di realizzare questo sogno sarei disposto a morire, figuriamoci a controbattere le nefandezze dei miserabili…”.