Cinque nomi su otto sono già decisi: Febbo, Argirò, Nasuti, l’ex assessore provinciale D’Amario e l’ex sindaco di Lanciano Paolini saranno candidati in provincia di Chieti nella lista di Forza Italia alle elezioni regionali del 25 maggio.
“Mancano da definire i nomi delle tre donne, mentre Udc e Nuovo centro destra dovrebbero fare una lista unica, stesso discorso per la lista Chiodi e Rialzati Abruzzo, che sono destinati a fondersi in un’unico raggruppamento”, dice Nicola Argirò, consigliere regionale sansalvese che annuncia la sua ricandidatura: “E’ logico ripropormi per capire il gradimento dell’elettorato nei confronti del mio operato al termine della legislatura. Mi presenterò con la stessa parte politica”, precisa nei giorni in cui per diversi esponenti politici del centrodestra si parla di clamorosi cambi di casacca e di passaggi all’opposto schieramento. “Dal 1994 sono in Forza Italia e rimango coerente”.
Sulla stampa regionale circola da una settimana il nome di Antonio Prospero tra quelli dei possibili transfughi verso la lista civica di Luciano D’Alfonso.
Prospero risponde: “Le chiacchiere non mi interessano, non le sto neanche ad ascoltare. Se mi ricandido lo decido dopo Il Vinitaly”, che si terrà a Verona dal 6 al 9 aprile. “Devo trovare il necessario entusiamo, lo spirito giusto per affrontare la competizione elettorale”.
L’altro consigliere regionale del centrodestra vastese, Giuseppe Tagliente, ha invece annunciato il suo ritiro.
Il tutto mentre per Chiodi non è sicuro il sostegno di Fratelli d’Italia. “Non vogliamo essere i fratelli coltelli, e cioè non vogliamo essere quell’ago della bilancia che tende per dispetto nella direzione opposta per far perdere il candidato della coalizione di centrodestra, ma se siamo appunto l’ago della bilancia e quindi anche eventualmente utile per concorrere alla vittoria della nostra parte politica, lo vogliamo fare avendo chiara e assicurata la contropartita di una serie di questioni amministrative e politiche, non partitiche, che non possono essere ignorate così come in questi anni sono stati ignorati Vasto ed il territorio del Vastese, con i loro mille problemi irrisolti se non addirittura creati. E non solo per colpa di Chiodi, sia chiaro”, afferma Marco di Michele Marisi. “Stiamo valutando, dunque. Non è scontato che si vada in coalizione. Potremmo anche pensare di correre da soli, restituendo certamente dignità ad un popolo di centrodestra che si è sentito troppo spesso tradito dalle scelte soprattutto operate su questo territorio. A mio avviso non dovrebbero esistere decisioni né investiture divine, nemmeno per quanto riguarda il candidato presidente della Regione, come invece sembra essere, e che non sono sicuro sia il miglior uomo per raggiungere l’obiettivo della vittoria a cui dobbiamo tendere. Non vedo dunque perché non si possano fare le elezioni primarie anche da questa parte”.