Un impegno concreto per il rifinanziamento totale dei contratti di solidarietà. Lo chiede la Rsu, rappresentanza sindacale unitaria, della Pilkington di San Salvo al sindaco, Tiziana Magnacca. Nello stabilimento di Piana Sant’Angelo della multinazionale del vetro lavorano circa 1800 operai. Da ieri a mercoledì altri tre giorni di solidarietà in alcuni reparti. Da più di un anno i lavoratori stanno facendo sacrifici non indifferenti. Lavorare meno, accettando una riduzione dello stipendio, ma lavorare tutti: è questa la formula dei contratti di solidarietà, i cui finanziamenti sono stati tagliati del 10% dall’ultima legge di stabilità.
Le sigle sindacali di categoria chiedono al sindaco di aprire con il governo regionale un dialogo finalizzato a coprire con fondi della Regione Abruzzo il 10% mancante.
La lettera – “Con la presente siamo a chiederle di dare seguito all’incontro del 24.01.2014 nel quale, ringraziandola ancora una volta, ci ha dato la possibilità di illustrare le problematiche emerse rispetto al mancato rifinanziamento dei contratti di solidarietà.
Come lei ben saprà attraverso l’ultima legge di stabilità sono stati ridotti i finanziamenti dei suddetti contratti. Tale riduzione, più precisamente del 10%, ha avuto una importante ripercussione sui salari e sui redditi dei lavoratori.
La crisi del lavoro resta drammatica e questo non può che aumentare in maniera esponenziale i problemi sociali della nostra realtà territoriale, gravando non solo sui lavoratori, ma anche sulle fasce più deboli e sulle nuove generazioni, le quali fanno sempre più fatica ad inserirsi nel mondo del lavoro.
Nell’incontro di cui sopra, avvenuto presso la sala consigliare della città che lei amministra, tutti gli attori politici presenti hanno espresso ferma volontà ‘ad esercitare pressioni’ sulla Regione Abruzzo, attraverso il presidente e l’assessore al Lavoro, affinché vi fosse un impegno formale nella individuazione di risorse atte a integrare quel 10% non rifinanziato. Le ricordiamo che altre regioni italiane -vedi Toscana- hanno già provveduto a finanziare quella quota, cosi da ripristinare la situazione antecedente.
Dopo circa due mesi da quell’incontro e nonostante il suo impegno a darci notizie entro le due settimane successive –cosa che non è avvenuta- dobbiamo registrare che la situazione non solo non è migliorata ma è peggiorata.
Pertanto siamo a chiederle di dare seguito al primo incontro, convocando di nuovo tutte le parti interessate con l’intento di impegnarci a trovare una soluzione definitiva”.